Will Reeve, figlio dell’indimenticabile Christopher Reeve, l’attore che ha dato vita a Superman nei film degli anni ’70 e ’80, ha recentemente condiviso un’esperienza personale e toccante legata al suo cameo nel nuovo film di Superman diretto da James Gunn. In un’intervista con Variety, Will, che lavora come corrispondente per ABC News, ha descritto il suo breve ruolo nel film come un momento significativo, un omaggio al padre e alla madre, Dana Morosini, scomparsa nel 2006. Tuttavia, nonostante questa esperienza unica, ha confessato di non essersi innamorato della recitazione, preferendo la sua carriera giornalistica.

Christopher Reeve è stato molto più di un attore: è stato un simbolo, un’icona che ha reso Superman un eroe credibile e umano, capace di ispirare generazioni. La sua tragica caduta da cavallo nel 1995, che lo ha lasciato tetraplegico, non ha fermato il suo spirito. Con il sostegno della moglie Dana, Christopher è diventato un attivista per i diritti delle persone con disabilità, fondando la Christopher and Dana Reeve Foundation, che continua a sostenere la ricerca e l’assistenza per chi vive con paralisi. Will, che aveva solo tre anni al momento dell’incidente, non ha molti ricordi del padre prima della sua disabilità, ma il cameo nel film di Gunn gli ha offerto un’opportunità unica per connettersi con l’eredità del genitore.
Nel film, Will interpreta un reporter televisivo, un ruolo che rispecchia la sua professione nella vita reale. Ha raccontato che essere sul set, circondato dall’universo di Superman, è stato come chiudere un cerchio. “È stato un onore”, ha detto, spiegando come il momento lo abbia fatto sentire vicino ai suoi genitori. La sua famiglia, composta dai fratelli maggiori Matthew e Alexandra, ha sempre accolto con entusiasmo i nuovi interpreti di Superman, da Brandon Routh a Henry Cavill fino a David Corenswet, che veste i panni dell’Uomo d’Acciaio nel film di Gunn. “Non siamo i guardiani di Superman”, ha dichiarato Will. “Mio padre ha interpretato il ruolo in modo culturalmente significativo, ma ciò non significa che sia l’unico a poterlo fare. Siamo contenti per chiunque abbia successo in questo ruolo”.
Questa apertura mentale riflette i valori che Christopher e Dana hanno trasmesso ai loro figli. La famiglia Reeve ha sempre sostenuto l’idea che il personaggio di Superman appartenga a tutti, un simbolo di speranza e resilienza che va oltre una singola interpretazione. Will ha ricordato le cene di famiglia, quando sua madre, di origini italiane, preparava piatti deliziosi e il padre discuteva di sport, politica o filosofia. Quei momenti, pieni di risate e calore, sono ciò che gli manca di più, insieme alla sensazione di sicurezza che i suoi genitori gli trasmettevano.
Il cameo di Will è stato anche un modo per celebrare il documentario Super/Man: The Christopher Reeve Story, che racconta la vita di suo padre, dalla sua ascesa come star di Hollywood alla sua trasformazione in un attivista dopo l’incidente. Il film, diretto da Ian Bonhôte e Peter Ettedgui, include filmati inediti e interviste con i figli di Reeve e amici come Robin Williams, che ha avuto un ruolo cruciale nel risollevare il morale di Christopher dopo la paralisi. Will ha sottolineato come il documentario mostri non solo l’eroe sullo schermo, ma l’uomo dietro il mantello, con le sue fragilità e il suo coraggio.
Nonostante l’emozione di partecipare al film di Superman, Will rimane fedele alla sua passione per il giornalismo. “Non ho la stoffa dell’attore”, ha ammesso con candore. “Amo il mio lavoro alla NBC News, che trovo incredibilmente importante”. Tuttavia, ha riconosciuto l’importanza del film di Gunn, che serve a uno scopo diverso: mantenere viva l’eredità di Superman e, indirettamente, quella di suo padre. La sua famiglia, pur non potendo essere presente sul set a causa di impegni lavorativi, lo ha sostenuto con entusiasmo, incoraggiandolo a cogliere questa opportunità unica.
L’eredità di Christopher Reeve continua a vivere non solo nei film, ma anche nell’impegno della sua famiglia per cause sociali. Will, Matthew e Alexandra portano avanti la fondazione dei genitori, promuovendo la ricerca sulle lesioni spinali e il supporto per le persone con disabilità. Il cameo di Will in Superman non è solo un momento cinematografico, ma un simbolo di continuità, un ponte tra il passato e il futuro di un eroe che ha ispirato milioni di persone. Come ha detto Will, la sua famiglia è sempre pronta a tifare per chi indossa il mantello, perché Superman non è solo un personaggio, ma un’idea che appartiene a tutti.