La MotoGP vive un 2025 incandescente, con Marc Marquez che domina le prime gare della stagione sulla Ducati ufficiale, vincendo sia in Qatar che in Argentina e consolidando la leadership nel mondiale. Questo exploit ha riacceso il confronto con Valentino Rossi, il “Dottore”, che in un’intervista rilasciata a Crash.net ha commentato l’ascesa dello spagnolo con un mix di ammirazione e provocazione. “Marc sta facendo esattamente quello che facevo io: adattarsi a una nuova moto, manipolare il team per averlo dalla sua parte e dominare con uno stile unico. Ma non vincerà più quel titolo leggendario che lo porterebbe a eguagliarmi,” ha dichiarato Rossi, riferendosi ai suoi nove titoli mondiali, un traguardo che Marquez, con otto corone, potrebbe raggiungere. La rivalità tra i due, nata nel controverso 2015, rimane una delle pagine più intense della MotoGP, e le parole di Rossi gettano nuova benzina sul fuoco.

Marquez, a 32 anni, sembra tornato al suo apice. Dopo anni difficili con Honda, segnati da infortuni e una moto poco competitiva, il passaggio alla Ducati Gresini nel 2024 e poi al team ufficiale nel 2025 gli ha dato nuova linfa. Con 65 vittorie in MotoGP e 90 totali, secondo solo alle 115 di Rossi, Marquez sta dimostrando una capacità di adattamento straordinaria. Come Rossi nel 2004, quando passò da Honda a Yamaha vincendo al debutto, Marquez ha trasformato il suo stile per sfruttare la Ducati GP25, la moto più competitiva del lotto. “Marc è un camaleonte, come lo ero io,” ha ammesso Rossi, sottolineando la capacità dello spagnolo di cambiare approccio, usando meno il rischio estremo che lo caratterizzava su Honda e puntando su uscite di curva più fluide. Tuttavia, Rossi insiste: “Non basta essere veloce. Per quel nono titolo serve qualcosa di più, e non credo che ce l’abbia ancora.”
Il 2015 rimane una ferita aperta. Quell’anno, Rossi accusò Marquez di aver favorito Jorge Lorenzo, sabotando la sua corsa al decimo titolo. Gli episodi di Argentina, Assen e Malesia, culminati nella penalità di Rossi a Valencia, sono ancora oggetto di dibattito. Su X, i tifosi si dividono: alcuni lodano Marquez per la sua rimonta, altri difendono Rossi, considerandolo intoccabile. Rossi, oggi proprietario del team VR46 e mentore di Pecco Bagnaia, il principale rivale di Marquez in Ducati, non nasconde il suo desiderio di vedere il suo pupillo trionfare. “Pecco ha fame e conosce la Ducati meglio di Marc. Sarà lui a portare il titolo a casa,” ha previsto Rossi, che nel 2025 sarà più presente nei circuiti per supportare i suoi piloti, come riportato da Motorpasionmoto.com.

Marquez, dal canto suo, sembra ignorare le provocazioni. In Qatar, dopo la vittoria, ha dichiarato: “Non penso ai record o a Rossi. Corro per me stesso e per il team.” La sua stagione è iniziata con quattro successi su sette gare, un ritmo che ricorda il Marquez del 2014, quando vinse dieci gare consecutive. Con 22 Gran Premi in calendario, le proiezioni di Marca suggeriscono che potrebbe superare le 115 vittorie di Rossi entro il 2026, ma il titolo rimane l’obiettivo primario. Giacomo Agostini, con 15 corone, ha commentato: “Marc supererà Valentino, ma spero non raggiunga me.” La competizione è feroce, con Bagnaia, Maverick Viñales e il rientrante Jorge Martin su Aprilia come principali contendenti.
Rossi, però, punta sulla psicologia. Come lui, Marquez è maestro nel gestire il team, come notato da Neil Hodgson su TNT Sports: “Marc sa come far girare il box intorno a sé, proprio come Valentino.” Ma Rossi crede che la pressione di eguagliare il suo record possa giocare contro Marquez. “Quando sei così vicino, ogni errore pesa di più,” ha detto, ricordando le sue battaglie con Biaggi e Stoner. La stagione 2025, con circuiti come Austin e Mandalika favorevoli a Marquez, sarà cruciale. Per ora, il “Dottore” lancia il guanto di sfida, mentre Marquez risponde in pista. I tifosi, divisi tra il mito di Rossi e l’audacia di Marquez, attendono il verdetto di un mondiale che si preannuncia epico.