Valentino Rossi, una delle leggende della MotoGP, ha recentemente espresso le sue opinioni sulla squadra Gresini Racing, sollevando alcuni dubbi e preoccupazioni riguardo alle scelte tecniche e alle dinamiche interne del team. In particolare, Rossi ha sottolineato una questione che ha destato molto interesse: la decisione di Gresini di usare lo stesso motore per più squadre nella stagione 2026. Secondo Rossi, questa scelta non sarebbe appropriata, considerando che le squadre e i piloti sono a livelli diversi di prestazioni e capacità. “Un altro livello, non si può usare lo stesso motore,” ha dichiarato il campione italiano, riferendosi alla disparità di risorse tra i team e le differenti esigenze tecniche.

Il riferimento di Rossi al motore riguarda principalmente la decisione di Gresini Racing di collaborare con la stessa fornitura di motori utilizzata da altre squadre, una mossa che potrebbe compromettere le performance dei piloti. Rossi ha chiarito che ogni squadra deve avere la possibilità di lavorare con motori che siano adatti alle sue esigenze specifiche, e non può esserci un “trattamento uguale per tutti”. Secondo lui, le squadre più piccole, come quella di Gresini, potrebbero non avere le stesse risorse e la stessa tecnologia avanzata di squadre più grandi come Ducati, il che creerebbe un divario insormontabile.

Un altro punto sollevato da Rossi è il trattamento riservato ad Alex Marquez, pilota di punta della Gresini Racing. Rossi ha accusato il team di favorire Marquez in modo eccessivo, ritenendo che questa preferenza possa danneggiare il morale degli altri piloti e compromettere l’equilibrio all’interno del team. La relazione tra un team e i suoi piloti è fondamentale per il successo di una stagione, e un trattamento imparziale è essenziale per garantire che ogni membro del team abbia la possibilità di raggiungere il suo massimo potenziale. Rossi, avendo una vasta esperienza nel lavorare con squadre di alto livello, ha messo in evidenza come questo tipo di dinamiche possa influenzare negativamente le performance complessive di una squadra.

La discussione sulla gestione dei motori e il trattamento dei piloti all’interno di Gresini Racing riflette un tema più ampio nella MotoGP: la crescente professionalizzazione e la necessità di gestire le risorse in modo equo tra i vari team. Le tecnologie avanzate e i motori sono uno degli aspetti più critici del successo in MotoGP, e la loro distribuzione deve essere fatta con molta attenzione per evitare squilibri competitivi. Rossi, che ha visto e vissuto molti cambiamenti nel corso della sua carriera, ha sempre cercato di sottolineare l’importanza di un approccio equilibrato e giusto.

Nonostante le sue critiche, Rossi non ha mai nascosto il suo amore per la MotoGP e il rispetto per il lavoro che ogni team fa. Tuttavia, ritiene che per mantenere il campionato equo e competitivo, sia necessario fare attenzione a come vengono gestite le risorse e a come vengono trattati i piloti. La stagione 2026 si preannuncia cruciale per molti team, e le scelte fatte ora potrebbero avere un impatto significativo sul futuro della MotoGP.
La posizione di Rossi, che continua ad essere una figura influente nel mondo delle corse, ha sicuramente stimolato il dibattito tra i tifosi e gli addetti ai lavori. Le sue parole potrebbero spingere Gresini Racing e altre squadre a riflettere su come migliorare le proprie strategie tecniche e di gestione, per garantire una competizione più equa e avvincente per tutti i partecipanti.