🛑ULTIMA ORA: Hamilton scatena polemiche quando snobba le celebrazioni del mese del Pride. Definisce “WOKE” in modo poco lusinghiero!

Lewis Hamilton è tornato al centro dell’attenzione, ma questa volta non per un sorpasso spettacolare o una vittoria in pista. Il sette volte campione del mondo di Formula 1 ha scatenato un’ondata di polemiche dopo essersi mostrato visibilmente distaccato nei confronti delle celebrazioni ufficiali per il mese del Pride, organizzate dal suo team e dalla Formula 1 stessa. In un’intervista a margine del weekend di gara, Hamilton ha rilasciato dichiarazioni che stanno facendo il giro del mondo, definendo il termine “woke” come qualcosa di “ormai svuotato di significato e usato per sembrare virtuosi senza agire davvero”.

Tutto è iniziato con la pubblicazione sui social di una foto di gruppo del team Mercedes, in cui tutti i membri indossavano magliette con i colori dell’arcobaleno, ad eccezione proprio di Hamilton. Subito i fan hanno notato l’assenza e hanno cominciato a speculare. Inizialmente si pensava fosse una dimenticanza o una scelta logistica. Ma le parole dello stesso pilota, rilasciate poche ore dopo, hanno smentito ogni ipotesi di casualità.

 

“Credo nella libertà e nel rispetto per tutti, ma non mi riconosco più in queste campagne che sembrano più uno strumento di marketing che un impegno reale”, ha dichiarato Hamilton davanti ai microfoni della stampa. “Oggi tutto è etichettato come woke, e chiunque osi pensarla diversamente viene automaticamente giudicato. Siamo arrivati al punto in cui il pensiero critico è bandito in nome dell’apparenza.”

 

Le sue parole hanno immediatamente diviso l’opinione pubblica. C’è chi lo difende, sostenendo che stia semplicemente esprimendo un’opinione sincera contro l’ipocrisia del sistema, e chi invece lo accusa di aver voltato le spalle a una causa che lui stesso aveva sposato negli anni scorsi, quando portava la bandiera arcobaleno sul casco e si faceva promotore di messaggi di inclusione.

 

Anche all’interno del paddock le reazioni non si sono fatte attendere. Un portavoce della FIA ha rilasciato un commento cauto, sottolineando che “la Formula 1 continua a sostenere ogni iniziativa che promuove l’inclusione e il rispetto delle diversità”. Nessuna menzione diretta al comportamento di Hamilton, ma il riferimento è apparso evidente. Nel frattempo, alcuni colleghi piloti si sono limitati a dire che “ognuno ha il diritto di esprimere ciò che pensa”, ma è chiaro che il gelo attorno alla figura di Lewis sta crescendo.

Sui social media la tempesta è già esplosa. L’hashtag #HamiltonOutOfTouch è schizzato in tendenza nel giro di poche ore. Diversi attivisti LGBTQ+ si sono detti “delusi e amareggiati” per quella che vedono come una presa di distanza da parte di una delle figure pubbliche che avevano maggiormente contribuito a dare visibilità alle loro battaglie negli ultimi anni.

La domanda che molti si pongono ora è: Hamilton ha davvero cambiato idea oppure ha solo deciso di uscire da un gioco di facciata che non lo rappresenta più? Qualunque sia la risposta, una cosa è certa: il suo gesto ha rotto un equilibrio precario in un ambiente che, seppur aperto ai cambiamenti, continua a camminare sul filo del consenso pubblico.

Con il campionato ancora in corso e le tensioni già alte dentro e fuori la pista, questa nuova frattura rischia di accompagnare Hamilton per il resto della stagione, lasciando un’ombra difficile da ignorare. La sua voce, nel bene e nel male, continua a far discutere. E forse, in un mondo abituato ai silenzi diplomatici, è proprio questo a rendere Lewis Hamilton così divisivo.

Related Posts

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *

© 2023 Luxury Blog - Theme by WPEnjoy