Maria Sharapova, una delle giocatrici più iconiche della storia del tennis, ha suscitato scalpore piangendo mentre denunciava la mancanza di equità nella gestione delle sanzioni da parte della Federazione Internazionale Tennis (ITF). L’ex numero 1 del mondo si è detta visibilmente turbata dalle recenti decisioni che, a suo dire, dimostrano una chiara disparità di trattamento tra le atlete, in particolare per quanto riguarda la sua sospensione e quella di altre giocatrici.
Sharapova è stata sospesa per due anni dopo essere stata scoperta a fare uso di Meldonium, un farmaco comunemente usato per trattare problemi cardiaci ma che all’epoca figurava nella lista delle sostanze proibite dall’ITF. Al contrario, Jannik Sinner è stato sospeso per soli tre mesi per uso di sostanze dopanti, scatenando l’indignazione dell’ex tennista russa.
“Non c’è equità nel tennis. L’ITF ha dimostrato, ancora una volta, che esiste ancora una mentalità sessista e sproporzionata. Sono stata sospesa per due anni per aver usato il Meldonium, un farmaco per il cuore, ma Sinner è stato sospeso solo per tre mesi per doping. Questo non è giusto”, ha dichiarato Sharapova tra le lacrime.
La situazione ha scatenato un acceso dibattito sulla coerenza delle sanzioni imposte alle giocatrici, soprattutto se si confrontano le azioni di Sharapova con quelle di altre atlete. Mentre l’ex tennista ha utilizzato un farmaco legalmente prescritto per curare la sua salute, Sinner è stata sanzionata per l’uso di sostanze direttamente correlate al miglioramento delle prestazioni, alimentando ulteriormente le polemiche sul trattamento riservato dall’ITF a uomini e donne.
“Mi sento profondamente frustrata e delusa. Il tennis dovrebbe essere uno sport in cui tutti i giocatori sono trattati allo stesso modo. Se la mia sanzione è stata così dura, perché gli uomini non subiscono le stesse conseguenze? C’è chiaramente un pregiudizio e una mancanza di equità che non posso fare a meno di sottolineare”, ha aggiunto Sharapova.
La reazione dell’ex tennista non ha lasciato nessuno indifferente. Le sue parole sono state riprese da molti esponenti della comunità tennistica, che hanno criticato la disparità nelle sanzioni e chiesto una revisione più approfondita delle politiche dell’ITF. Tuttavia, c’è stato anche chi ha difeso le decisioni dell’organizzazione, sostenendo che le circostanze e il contesto di ogni caso sono diversi.
Sharapova, una delle figure di maggior successo della sua generazione, è rimasta ferma nella sua posizione e nelle sue critiche a quello che considera un sistema ingiusto. “Non posso rimanere in silenzio quando so che le regole non vengono applicate allo stesso modo a tutti. È ora che le cose cambino”, ha concluso con uno sguardo determinato.
La controversia sulle sanzioni nel tennis continua a essere oggetto di accesi dibattiti e le dichiarazioni di Sharapova hanno fatto luce sulle potenziali ingiustizie che persistono in questo sport.