Jannik Sinner Aiuta Isabella a Scrivere il Suo Nome Dopo 20 Anni – Un Gesto che Commuove l’Italia Intera
In un mondo dove le notizie scorrono veloci e i campioni spesso sembrano distanti, Jannik Sinner, il tennista numero uno d’Italia, ha regalato al Paese un momento di pura umanità che ha commosso milioni di persone. In un incontro toccante e inaspettato, Sinner ha aiutato Isabella, una donna rimasta paralizzata da oltre vent’anni, a scrivere per la prima volta il proprio nome. Un gesto semplice, ma di un impatto emotivo profondo, che ha fatto scoppiare Isabella in lacrime.

L’incontro è avvenuto in un centro riabilitativo vicino a Bolzano, durante una visita privata di Sinner prima della sua partenza per gli US Open 2025, una delle sfide più dure e importanti della sua carriera. Tra i pazienti, Isabella si è distinta per la sua tenacia e per l’ammirazione che nutre da anni verso il tennista altoatesino. Quando ha saputo che Jannik sarebbe passato a salutarli, ha voluto provare a scrivere il suo nome con un dispositivo assistivo, sostenuta fisicamente e moralmente proprio da lui.

“Non avevo mai potuto farlo,” ha detto Isabella con la voce rotta. “Ma oggi… oggi il mio nome è mio.”
Il momento è stato immortalato in un breve video che ha rapidamente fatto il giro dei social, raccogliendo migliaia di condivisioni e commenti emozionati. Ma ciò che ha sorpreso ancor di più è stato il regalo che Isabella ha voluto consegnare a Jannik prima che ripartisse: un piccolo ciondolo in legno inciso a mano, accompagnato da dieci parole semplici, ma potentissime:
“Tu mi hai fatto sentire di nuovo viva. Grazie, Jannik.”
Il tennista, visibilmente emozionato, ha promesso di portare il ciondolo con sé durante tutto il torneo americano. “Queste parole valgono più di qualsiasi trofeo,” ha detto ai presenti.
Il gesto di Sinner ha ricordato a tutti che la grandezza non si misura solo con le vittorie in campo, ma anche con la capacità di toccare i cuori, di essere umani, vicini, presenti. E in questo, Jannik ha dimostrato di essere non solo un campione del tennis, ma un campione della vita.