Daniil Vyacheslavovich Kvyat, ex pilota di Formula 1 russo, è stato una delle giovani promesse della Red Bull Racing fino al 2016, quando la sua carriera prese una svolta drammatica. Tutto accadde dopo il Gran Premio di Russia, quando Kvyat colpì Sebastian Vettel due volte nelle prime curve, provocando caos in pista e la furia del team. Solo pochi giorni dopo, Red Bull annunciò la sua sostituzione con un giovane di appena 18 anni: Max Verstappen. Quella decisione cambiò per sempre il destino di entrambi.

Mentre Verstappen, al suo debutto con Red Bull, vinse immediatamente il Gran Premio di Spagna diventando il più giovane vincitore nella storia della Formula 1, Kvyat venne retrocesso alla Toro Rosso. Molti, come Jenson Button, criticarono la decisione del team, definendo Red Bull “smemorata” per aver dimenticato i meriti di Kvyat. Tuttavia, la strepitosa vittoria di Verstappen e la velocità mostrata in pista spensero ogni polemica.

Il pilota russo cercò di risollevarsi, ma la pressione e la perdita di fiducia da parte del team segnarono la sua carriera. Nonostante la determinazione, non riuscì a mantenere prestazioni costanti e, al termine della stagione 2017, venne definitivamente escluso dalla scuderia. Nel 2018 divenne collaudatore e pilota di sviluppo per Ferrari, ma non ebbe la possibilità di gareggiare. Solo nel 2019 tornò in Formula 1 con Toro Rosso, dove ottenne alcuni buoni risultati, ma anche quell’avventura terminò presto, sostituito da Yuki Tsunoda nel 2020.

La vita privata di Kvyat attirò ancora più attenzione quando si seppe della sua relazione con Kelly Piquet, figlia del tre volte campione del mondo Nelson Piquet. I due ebbero una figlia, Penelope, ma la loro storia finì nel 2019. Poco dopo, Kelly iniziò una relazione con Max Verstappen, l’uomo che anni prima aveva preso il posto di Kvyat alla Red Bull. La situazione suscitò scalpore nel mondo della Formula 1: un intreccio di amore, rivalità e destino. Nonostante tutto, Kvyat ha sempre mostrato rispetto e continua a mantenere un legame affettuoso con la figlia, spesso condividendo foto insieme sui social.
Nel 2021, Kvyat entrò a far parte del team Alpine come pilota di riserva, ma senza mai scendere in pista. Decise allora di intraprendere nuovi percorsi nel motorsport, partecipando al WEC e, successivamente, alla NASCAR Cup Series nel 2022, segnando una svolta importante nella sua carriera. Tuttavia, l’invasione russa dell’Ucraina nel 2022 complicò ulteriormente la sua situazione: la FIA impose restrizioni ai piloti russi, costringendoli a gareggiare sotto bandiera neutrale.
Kvyat criticò apertamente questa decisione, definendola “ingiusta e contraria ai valori di unità e pace dello sport”. Nonostante le difficoltà, continua a correre come pilota neutrale, cercando di mantenere viva la passione per le corse. La sua storia è quella di un talento frenato dalle circostanze, di un uomo che ha visto il destino voltargli le spalle più di una volta, ma che non ha mai smesso di combattere per il proprio posto nel mondo delle corse.