Wimbledon 2025 si tinge di polemiche dopo l’infuocato match tra Jasmine Paolini e Kamilla Rakhimova, che ha visto la tennista italiana trionfare in due set combattutissimi. Ma a far discutere non è stato tanto il risultato, quanto un gesto inaspettato e controverso di Paolini, che ha finito per distrarre l’avversaria in un momento cruciale del match.
Il gesto che ha scatenato la polemica
Nel secondo set, sul punteggio di 5-5 e con Rakhimova al servizio in un game decisivo, Paolini ha improvvisamente interrotto il gioco sollevando la mano e voltandosi verso il pubblico. Un gesto apparentemente innocuo, ma che ha spezzato il ritmo di Rakhimova proprio mentre stava per eseguire un delicato secondo servizio. La tennista russa ha commesso doppio fallo subito dopo, perdendo il game e, poco dopo, anche il match.

Alla stretta di mano, una furiosa Rakhimova ha accusato pubblicamente Paolini di comportamento antisportivo, affermando davanti ai microfoni:
“Quello che ha fatto è stato intenzionale. Mi ha distratto deliberatamente. È come barare.”
La risposta glaciale di Paolini
La reazione di Jasmine Paolini non si è fatta attendere. Durante la conferenza stampa post-partita, l’italiana ha risposto con toni calmi ma decisi:
“Non ho fatto nulla di scorretto. Ho alzato la mano perché sentivo rumore dalle tribune. È un mio diritto chiedere concentrazione durante un punto importante. Se questo l’ha distratta, mi dispiace, ma il regolamento è dalla mia parte.”
Una risposta che ha lasciato Rakhimova senza argomenti, alimentando però un acceso dibattito sui social e tra gli esperti di tennis.
Reazioni tra tifosi ed esperti
Il web si è spaccato: da un lato chi difende Paolini, sottolineando che il suo gesto è perfettamente legale e spesso usato da giocatori anche nel circuito maschile. Dall’altro, i sostenitori di Rakhimova parlano di un “trucco psicologico” al limite del fair play.
Anche alcuni ex tennisti sono intervenuti nella polemica. L’ex numero uno Flavia Pennetta ha dichiarato:
“Paolini ha giocato con intelligenza. A questi livelli, anche la gestione mentale fa parte del gioco.”
Wimbledon in allerta
Secondo fonti vicine agli organizzatori, il gesto di Paolini è stato analizzato dal supervisor del torneo, che però non ha riscontrato violazioni del codice di condotta. Tuttavia, l’episodio potrebbe spingere il comitato tecnico a rivedere alcune norme sull’interruzione del gioco non motivata da infortuni o problemi esterni.
Conclusione
In un Wimbledon 2025 già ricco di sorprese, il caso Paolini-Rakhimova aggiunge un ulteriore capitolo di tensione e strategia mentale. Che si tratti di genialità tattica o di eccesso di furbizia, una cosa è certa: Jasmine Paolini ha dimostrato di saper vincere anche fuori dagli schemi.