🔥 NOTIZIE SCIOCCANTI DAL TOUR DE FRANCE 2025: “È TROPPO ORRIBILE PER ME” – Tadej Pogačar ha annunciato all’improvviso il suo piano di ritirarsi dai restanti Grandi Giri dell’anno, dopo uno scioccante incontro a porte chiuse tra l’allenatore Mauro Gianetti e i pilastri dell’UAE TEAM EMIRATES, una frattura interna dopo la fuga di informazioni, che ha causato shock nei media europei

🔥 NOTIZIA SCIOCCANTE DAL TOUR DE FRANCE 2025: l’improvvisa uscita di Tadej Pogačar scatena il caos interno all’UAE Team Emirates

In una sorprendente svolta degli eventi che ha sconvolto il mondo del ciclismo, la superstar slovena Tadej Pogačar avrebbe deciso di ritirarsi dai restanti Grandi Giri della stagione 2025, in seguito a quello che gli addetti ai lavori hanno definito un “incontro a porte chiuse esplosivo” con la dirigenza dell’UAE Team Emirates. La notizia bomba è emersa dopo che una fuga di notizie interna tra l’allenatore Mauro Gianetti e diversi corridori di punta ha scatenato diffuse speculazioni sulle crescenti tensioni interne alla squadra. Ora, con il Tour de France ormai alle spalle, il futuro di Pogačar in questa stagione è in bilico, e i media ciclistici europei sono in pieno collasso.

Fonti vicine alla squadra hanno rivelato che l’incontro segreto, tenutosi appena 48 ore dopo la drammatica conclusione del Tour a Parigi, avrebbe dovuto gettare le basi per le strategie della squadra alla Vuelta a España e al Lombardia. Invece, quello che si è scatenato è stato un acceso confronto tra la dirigenza della squadra e alcuni corridori senior, tra cui Pogačar, che si sarebbe sentito messo da parte e “completamente esausto” dopo un Tour estenuante. Testimoni suggeriscono che il corridore sloveno sia apparso visibilmente turbato durante l’incontro e avrebbe detto a Gianetti e allo staff: “È troppo orribile per me”. La dichiarazione agghiacciante, che ora circola rapidamente tra i media sportivi, è stata interpretata come un segno di profonda insoddisfazione, non solo fisica, ma anche emotiva.

La parte scioccante? Non è stata solo la stanchezza di Pogačar ad alimentare la tensione. Memo trapelati e testimonianze anonime lasciano intendere una crescente inquietudine tra i ciclisti di punta dell’UAE Team Emirates. Alcuni corridori avrebbero messo in dubbio il controllo sempre più centralizzato esercitato dallo staff tecnico, in particolare per quanto riguarda la selezione della squadra e la distribuzione delle energie durante il Tour. Una fonte interna alla squadra ha persino affermato che “Pogačar non è stato consultato a sufficienza” e si è sentito pressato a prendere decisioni che non erano in linea con i suoi obiettivi personali.

La comunità ciclistica di tutta Europa è sbalordita. Solo pochi giorni fa, Pogačar sembrava pronto ad affrontare la Vuelta con la stessa feroce determinazione che gli ha portato quattro vittorie di tappa al Tour de France. Ora, il suo improvviso ritiro è visto come il simbolo di fratture più profonde all’interno di quella che un tempo era considerata la squadra più unita del ciclismo professionistico. I sussurri di ribellione all’interno dell’UAE Team Emirates si sono trasformati in domande a gran voce sulla stabilità della leadership, sul benessere degli atleti e su cosa riserva il futuro a una delle figure più decorate di questo sport.

I social media sono esplosi dopo la notizia diffusa ieri sera tardi. Hashtag come #SavePogacar e #UAEDrama sono balzati in cima agli argomenti di tendenza di Twitter sia in Francia che in Slovenia, mentre migliaia di tifosi hanno invaso le pagine ufficiali della squadra chiedendo risposte. La narrazione non riguarda più la vittoria, ma la sopravvivenza, l’unità e la salute mentale in uno sport a lungo afflitto da forti pressioni e da decisioni poco chiare.

L’allenatore Mauro Gianetti, che non ha ancora affrontato pubblicamente le notizie, è ora oggetto di crescente attenzione. I critici sostengono che la filosofia di allenamento sia diventata “troppo militante”, sacrificando l’autonomia dei corridori in favore di una rigida esecuzione strategica. Anche ex corridori hanno iniziato a parlare, con una fonte anonima che ha dichiarato a L’Équipe che “questa non è la squadra che conoscevamo una volta: qualcosa è cambiato, e non in meglio”.

Ad oggi, né Pogačar né l’UAE Team Emirates hanno rilasciato una dichiarazione ufficiale che confermi il ritiro della stella. Tuttavia, diverse fonti sostengono che la decisione sia “sicura al 90%”, con la logistica della squadra già in fase di ristrutturazione per una Vuelta senza Pogačar. Se confermata, la perdita della loro stella più importante potrebbe alterare drasticamente il panorama competitivo del resto della stagione e aprire le porte a rivali come Jonas Vingegaard e Remco Evenepoel per rivendicare il predominio.

Si tratta di più di un semplice cambio di programma: è una crisi d’identità per l’UAE Team Emirates e forse un campanello d’allarme per lo sport nel suo complesso. Il Tour de France potrebbe essere finito, ma per Tadej Pogačar e il mondo del ciclismo, il vero dramma è appena iniziato.

Related Posts

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *

© 2023 Luxury Blog - Theme by WPEnjoy