NOTIZIE F1🛑 Svelata la verità sul ritmo lento di Hamilton in Giappone, ora emessa una nuova penalità!

La verità dietro le lotte del Giappone di Hamilton svelavano mentre la penalità di Sainz scuote la griglia

Il weekend del Grand Prix giapponese del 2025 ha già offerto il dramma, con i guai qualificanti di Lewis Hamilton e un nuovo verdetto di rigore che ruba i riflettori a Suzuka. Un momento teso si è svolto durante il Q2 quando Hamilton, caricando su un giro di spinta, si è quasi scontrato con un dibattito Carlos Sainz al turno 1. Il sette volte campione del mondo è stato costretto fuori pista per evitare il disastro, sfogando la sua frustrazione sulla radio mentre la chiamata ravvicinata ha interrotto il suo ritmo. Gli amministratori della FIA non hanno perso tempo a indagare e il loro verdetto è caduto come una bomba: Sainz, che ora guidava per Williams, ha copiato una penalità della griglia a tre posti, crollando da P12 a P15 per la gara di domenica. Per i fan e gli esperti, è una sentenza che ha suscitato dibattito, ma una che sembra del tutto giustificata, dato il quasi mancante.

Il rapporto degli Stewards ha dipinto un quadro chiaro. Sainz ha ammesso di non aver avuto alcun preavviso dalla sua squadra sul rapido approccio di Hamilton, lasciandolo alla cieca mentre la Ferrari si chiudeva. “Sono stato preso completamente di sorpresa”, ha spiegato Sainz, osservando che l’angolazione della sua auto e il ritmo delle vesciche di Hamilton hanno reso impossibile individuare il pericolo nei suoi specchi. Tuttavia, la FIA ha puntato il dito esattamente contro Williams, sottolineando che la squadra aveva oltre otto secondi per avvisare il loro autista mentre l’intenzione di Hamilton di iniziare un giro in volo è diventato evidente. La loro incapacità di agire ha lasciato Sainz di crollare attraverso l’angolo, costringendo Hamilton a un’azione evasiva e abortire quello che potrebbe essere stato un giro cruciale. La penalità standard per impedire alle qualifiche-un calo a tre punti-è stata rapidamente applicata, una decisione che pochi possono discutere quando la sicurezza e l’equità sono in bilico.

Ma mentre la penalità di Sainz rimodella la griglia, sono le più ampie lotte di Hamilton che hanno le lingue che si agitano. La star della Ferrari poteva solo raccogliere P8 in qualifica, molto lontana dai fan dei ritmi blistering che si aspettano da un autista del suo calibro. Il compagno di squadra Charles Leclerc è andato meglio, assicurando P4, eppure entrambi i conducenti sembravano lottare con la configurazione dell’SF25, in particolare nel primo settore.

Hamilton in seguito ha fatto luce sulla radice dei guai della Ferrari, rivelando un “effetto a catena” dalla sua squalifica al Gran Premio cinese. A Shanghai, l’eccessivo abbigliamento a blocchi di skid lo ha visto spogliato di punti, esponendo una sensibilità nel design delle auto del 2025 della Ferrari. Per evitare una ripetizione, la squadra ha sollevato l’altezza della corsa in Giappone: una mossa Hamilton ha confermato a Sky F1. “Stiamo correndo più in alto di quanto vorremmo essere”, ha ammesso, spiegando che l’adattamento sacrifica a Downforce, un ingrediente critico per il ritmo grezzo.

Le implicazioni sono nette. In Formula 1, la vicinanza di un’auto a terra è il re: le altezze di guida massimizzano la forza aerodinamica, aumentando la presa e la velocità. Alzando l’SF25, anche leggermente, attenua il bordo e Hamilton sentì la puntura. “Di solito è l’effetto knock-on di un fine settimana come avevamo prima”, ha detto, accennando a un mal di testa persistente dalla Cina. Le sue riflessioni qualificanti erano ugualmente raccontate: “Charles ha fatto un giro fantastico oggi. Per me, siamo andati in diverse direzioni con la configurazione. Avevo un sacco di sottosterzo e non riuscivo a compromettere.” Nonostante raschiando il secondo trimestre, Hamilton P8 lo ha lasciato insoddisfatto. “Non abbastanza bene dalla mia parte”, ha confessato, riconoscendo una “battaglia stretta” in cui i giri puliti lo sfuggono.

Per la Ferrari, il Weekend Giappone è un miscuglio. La P4 di Leclerc offre speranza, ma le lotte di Hamilton – e il compromesso forzato della squadra sull’altezza del giro – più grande l’SF25 non è ancora il titolo dei fan del contendente. Nel frattempo, la penalità di Sainz aggiunge spezie a centrocampo, preparando le basi per una gara caotica. Mentre le luci di Suzuka si spengono, tutti gli occhi saranno su Hamilton per riprendersi, Sainz per arrampicarsi e Ferrari per dimostrare di poter adattarsi. Una cosa è certa: in F1, ogni svolta rivela una nuova verità.

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https://youtu.be/fk_1q4uufkk

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