Dopo la sorprendente sconfitta di Jasmine Paolini contro la giovane giapponese Aoi Ito al Canada Open 2025, il mondo del tennis è rimasto diviso. Se da una parte molti tifosi hanno espresso solidarietà per un’atleta che ha portato alto il nome dell’Italia negli ultimi anni, dall’altra non sono mancate le critiche feroci – alcune delle quali hanno toccato anche il mondo del marketing sportivo. In una mossa inaspettata, il brand giapponese Asics, storico sponsor tecnico di Paolini, ha annunciato la fine del rapporto di sponsorizzazione pochi giorni dopo la partita.

La decisione, ritenuta da molti affrettata e insensibile, ha suscitato reazioni contrastanti. Asics ha rilasciato un breve comunicato nel quale ha ringraziato Jasmine per la collaborazione, senza però fornire alcuna motivazione ufficiale. Tuttavia, fonti interne hanno rivelato che il calo di performance negli ultimi due tornei sarebbe stata una delle principali ragioni della rottura.

In risposta a questa decisione, Jasmine Paolini non ha convocato conferenze stampa né rilasciato dichiarazioni infuocate. Ha scelto invece una via più sottile e potente: con un semplice post sui suoi canali social, ha scritto cinque parole – “Non mi definisce un contratto.” Nessuna menzione diretta ad Asics, nessuna polemica. Ma il messaggio era chiarissimo. E il pubblico ha capito.

Quel post ha raccolto oltre 1,2 milioni di like in meno di 24 ore, con una valanga di commenti a sostegno della campionessa toscana. Alcuni dei suoi colleghi più noti, tra cui Jannik Sinner e Sara Errani, hanno pubblicamente espresso solidarietà, elogiando la sua forza e dignità. L’hashtag #TeamPaolini ha iniziato a fare tendenza su X (ex-Twitter), con molti fan italiani e internazionali che si sono detti “delusi da Asics” e che avrebbero “smesso di acquistare il brand”.
Ma ciò che ha lasciato davvero tutti a bocca aperta è stato ciò che è accaduto appena tre giorni dopo: uno dei brand sportivi più noti e ambiti al mondo – Nike – ha annunciato ufficialmente la firma con Jasmine Paolini, non solo come atleta sponsorizzata, ma come volto di una nuova campagna globale focalizzata sulla resilienza, la grazia e la forza delle donne nello sport.
Il titolo della campagna? Proprio quelle cinque parole: “Non mi definisce un contratto.”
Con un servizio fotografico girato a Firenze, in cui Paolini indossa i colori dell’Italia e racconta il proprio percorso dalle origini modeste fino ai grandi palcoscenici dello sport mondiale, la campagna ha subito conquistato milioni di utenti. Nike ha dichiarato di essere “onorata di collaborare con un’atleta che incarna coraggio e autenticità”.
Se la rottura con Asics aveva fatto pensare a un momento di crisi per la carriera di Jasmine Paolini, la sua risposta misurata ma determinata ha trasformato una delusione in un momento di trionfo personale e professionale. Oggi, la tennista italiana non è solo una sportiva di alto livello, ma anche un’icona di indipendenza e forza, in grado di ispirare una generazione intera. E per Asics? Un’occasione persa, che molti definiscono già “uno degli errori di marketing più clamorosi dell’anno”.