“Non sono un uomo”: la nuotatrice transgender Lia Thomas attacca i critici dopo le enormi reazioni negative

Lia Thomas si è scagliata contro i suoi critici più severi, sostenendo che il trattamento a lei riservato non è affatto giustificato.

La nuotatrice transgender è finita sui titoli dei giornali negli ultimi 12 mesi dopo aver infranto diversi record femminili in piscina.

Gli impressionanti risultati di Thomas hanno scatenato un acceso dibattito tra gli appassionati di sport: alcuni hanno sostenuto l’inclusività dimostrata dall’Università della Pennsylvania, mentre altri l’hanno criticata perché ingiusta nei confronti delle ragazze contro cui stava gareggiando.

Lia Thomas.
Alamy

L’argomento scottante ha poi visto il nome di Thomas finire nel fango, poiché è stata oggetto di alcuni commenti piuttosto disgustosi online.

Ora la ventitreenne ha deciso di rompere finalmente il silenzio e di parlare apertamente.

“La risposta molto semplice è che non sono un uomo”, ha detto  a Sports Illustrated.

“Sono una donna, quindi il mio posto è nella squadra femminile. Le persone transgender meritano lo stesso rispetto che ogni altro atleta riceve.

“Voglio solo mostrare ai ragazzi trans e ai giovani atleti trans che non sono soli. Non devono scegliere tra chi sono e lo sport che amano.”

“Non so esattamente come sarà il mio futuro nel nuoto dopo quest’anno, ma mi piacerebbe continuare a farlo. Voglio nuotare e gareggiare per quello che sono.”

Nel suo primo anno di nuoto per la squadra femminile dell’UPenn, dopo tre stagioni di gare contro gli uomini, Thomas ha infranto una serie di secolari record universitari americani.

Le sue prestazioni in piscina hanno provocato una valanga di lamentele da parte delle nuotatrici rivali, persino delle sue compagne di squadra, che sostenevano che Thomas non avrebbe dovuto competere contro altre donne.

"Non sono un uomo": la nuotatrice transgender Lia Thomas attacca i critici dopo le enormi reazioni negative

La maggior parte dei nuotatori della UPenn e dei loro genitori che si sono fatti avanti hanno deciso di rimanere anonimi, anche se i commenti si sono riversati su altri canali dei social media, dove altri utenti hanno espresso la loro opinione sulla questione.

Ma secondo Sports Illustrated, la reazione online è diventata così forte che Thomas è stata costretta a disattivare alcuni messaggi diretti sul suo account Instagram.

“Non guardo la negatività e l’odio”, ha aggiunto.

“Sono qui per nuotare.

“Sono una donna, come tutti gli altri membri della squadra. Mi sono sempre considerata una semplice nuotatrice. È quello che faccio da così tanto tempo; è ciò che amo.” Non pensa a vittorie o record, insiste. “Entro in acqua ogni giorno e do del mio meglio.”

Prima della transizione, Thomas ha ammesso di “sentirsi strana” e di “essersi disconnessa dal proprio corpo”.

ha detto: “Ero molto depresso”, racconta Thomas.

“Sono arrivato al punto in cui non potevo più andare a scuola. Saltavo le lezioni.

“Il mio ritmo del sonno era completamente scombussolato. A volte non riuscivo ad alzarmi dal letto. In quel momento ho capito che dovevo fare qualcosa per risolvere la situazione.”

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