Il Gran Premio d’Austria 2025 al Red Bull Ring non è stato solo un altro capitolo della stagione dominante di Marc Marquez in MotoGP, ma anche un momento che ha riacceso una delle rivalità più famose di questo sport. Marquez, l’otto volte campione del mondo, ha conquistato una vittoria schiacciante nella gara sprint, estendendo il suo vantaggio in campionato a 123 punti. Tuttavia, le conseguenze della gara hanno attirato l’attenzione mondiale quando Marquez, in un’intervista sincera, ha spiegato perché non aveva salutato Valentino Rossi in pitlane prima della gara, affermando senza mezzi termini: “Non lo rispetto”. Questo momento, immortalato in diretta mondiale, ha infiammato i social media e riportato alla ribalta la faida decennale tra Marquez e Rossi.
La tensione tra Marquez e Rossi, iniziata nel 2015, rimane una delle saghe più polarizzanti nella storia della MotoGP. Quell’anno, Rossi accusò Marquez di aver sabotato la sua corsa al titolo per favorire Jorge Lorenzo, culminando in un controverso scontro al Gran Premio della Malesia, dove Rossi fu penalizzato per aver causato la caduta di Marquez. L’incidente portò Rossi a partire dal fondo della griglia nell’ultima gara di stagione a Valencia, costandogli il titolo. Da allora, il loro rapporto è stato segnato da scambi freddi e frecciatine pubbliche, con Rossi che definiva ripetutamente le azioni di Marquez “imperdonabili” e Marquez che manteneva un atteggiamento più riservato, concentrandosi sulla sua corsa. Il GP d’Austria del 2025, che segnava il decimo anniversario della loro rottura, vide questa animosità riemergere in modo drammatico.
La decisione di Marquez di non salutare Rossi, presente per sostenere il suo VR46 Racing Team, non è stata un atto spontaneo. Come riportato da GPOne, Marquez ha spiegato: “Non l’ho visto, lo giuro. Ero concentrato sui miei affari, guardavo il terreno, pensavo alla gara”. Tuttavia, quando i media spagnoli lo hanno incalzato ulteriormente, ha aggiunto: “Il rispetto si guadagna, e io non lo rispetto. Abbiamo avuto la nostra storia, e io sono qui per correre, non per fare il gentile con le telecamere”. Questa dichiarazione, cruda e senza filtri, riflette la frustrazione di Marquez per la persistente narrativa che circonda la loro rivalità, soprattutto mentre insegue il record di Rossi di sette titoli nella classe regina e 89 vittorie in MotoGP. Con 69 vittorie all’attivo dopo aver superato il bottino di Giacomo Agostini, Marquez ha ammesso in un’intervista a DAZN che eguagliare i titoli di Rossi è “più fattibile” che raggiungere il suo numero di vittorie, ma il peso emotivo della loro faida rimane chiaramente.
Rossi, ora 46enne e ritiratosi dalla MotoGP dal 2021, ha ridotto i suoi impegni automobilistici per concentrarsi sul suo team VR46 e sulla vita familiare dopo la nascita del suo secondo figlio. La sua presenza al GP d’Austria, contraddistinta dal suo caratteristico cappellino giallo, era un omaggio alla sua duratura influenza nello sport. Eppure, l’affronto di Marquez e i successivi commenti hanno riacceso il dibattito tra i fan, con alcuni che ne hanno elogiato l’onestà e altri che l’hanno condannata come irrispettosa nei confronti di una leggenda della MotoGP. I post su X hanno catturato il momento, con un utente che ha commentato: “Marc e Valentino che si incrociano senza nemmeno uno sguardo è il massimo del dramma. Questa faida non morirà mai”. Il sentimento sottolinea la divisione persistente tra i loro fan, alimentata da anni di battaglie in pista e accuse fuori pista.
La stagione 2015 rimane una ferita aperta per Rossi e i suoi sostenitori. Le affermazioni di Rossi secondo cui Marquez avrebbe corso deliberatamente per ostacolarlo a Phillip Island e Sepang sono state riprese dalla sua cerchia ristretta, tra cui il boss della VR46 Uccio Salucci e suo padre, Graziano Rossi, che ha recentemente espresso la speranza che Marquez non superi le 115 vittorie in carriera di Valentino. Nel frattempo, la rinascita di Marquez con la Ducati nel 2025, dove ha vinto otto Gran Premi e 11 sprint in 12 eventi, ha intensificato l’attenzione. Il suo dominio, come notato da Crash.net, lo mette sulla buona strada per eclissare potenzialmente i record di Rossi entro il 2026, alimentando la rivalità anche senza Rossi in griglia.
Per Marquez, l’incidente del GP d’Austria riguardava meno Rossi e più la sua attenzione alla conquista del settimo titolo MotoGP. La sua prestazione, descritta da Suzi Perry di TNT Sports come “un genio in moto”, mostra un pilota all’apice della sua potenza. Eppure, il suo rifiuto di confrontarsi con Rossi mette in luce una verità più profonda: le cicatrici del 2015 sono profonde e la riconciliazione, come ha osservato Marquez in un’intervista a DAZN del luglio 2025, “non dipende solo da me”. Il paddock della MotoGP, abituato alla guerra fredda, ora osserva la ricerca della grandezza di Marquez intrecciarsi con una rivalità che si rifiuta di svanire. Con il progredire della stagione, quest’ultimo capitolo assicura che la saga Marquez-Rossi rimarrà una narrazione determinante nella storia di questo sport.