La civiltà Maya, celebre per i suoi straordinari progressi in astronomia, matematica e architettura, è da tempo al centro di curiosità e controversie. Ma cosa succederebbe se tali conquiste non fossero esclusivamente il frutto dell’ingegno umano, bensì il risultato di un contatto con esseri provenienti da un altro mondo? Un’ipotesi tanto audace quanto affascinante ha acceso un dibattito senza precedenti: gli antichi Maya potrebbero aver davvero incontrato e ricevuto guida da creature extraterrestri?
Recenti scoperte archeologiche hanno portato alla luce una serie di misteriose caverne tra Veracruz e Puebla, in Messico, dove sono state rinvenute lastre di giada incise con immagini di esseri insoliti. Queste incisioni raffigurano entità umanoidi con teste grandi, occhi enormi e solo tre dita per mano e piede, caratteristiche che richiamano l’immaginario moderno degli alieni. Un’incisione in particolare mostra una creatura simile a un “Grigio” che sembra scambiare qualcosa, forse una pannocchia di mais, con un leader Maya o Azteco, suggerendo un possibile incontro tra i Maya e una civiltà extraterrestre. Alcuni ricercatori hanno persino trovato tracce di metallo, forse oro, in queste caverne, alimentando ulteriormente il mistero.
L’architettura e l’astronomia dei Maya aggiungono ulteriori interrogativi: le loro piramidi, come quelle di Chichén Itzá e Palenque, sono allineate con costellazioni come le Pleiadi con una precisione sbalorditiva. Come poteva una civiltà antica, con strumenti rudimentali, raggiungere tali risultati? Alcuni teorici, sostenitori dell’ipotesi degli “Antichi Astronauti”, ritengono che i Maya abbiano ricevuto assistenza da esseri extraterrestri. I bassorilievi di Palenque, in particolare il coperchio del sarcofago del re Pakal, mostrano un uomo che sembra pilotare un veicolo spaziale, con dettagli che ricordano un astronauta moderno. Inoltre, la scoperta di mercurio, un conduttore elettrico, sotto i templi di Teotihuacan ha spinto alcuni a ipotizzare l’uso di tecnologie avanzate di origine extraterrestre.
Il Popol Vuh, il testo sacro dei Maya K’iche’, descrive la creazione dell’umanità da parte di entità chiamate “Creatori”, “Antichi”, “Dominatori” e “Serpente Piumato”. Questi esseri, che avrebbero “fallito” più volte prima di creare l’uomo moderno, sono descritti come abitanti del cielo, un dettaglio che ha portato alcuni a immaginare che i Maya stessero descrivendo navi spaziali. Una citazione del Popol Vuh recita: “Si riunirono nell’oscurità della notte, deliberando e riflettendo; si accordarono, unendo le loro parole e i loro pensieri.”
Nonostante l’entusiasmo per questa teoria, la comunità scientifica tradizionale rimane scettica. Molti archeologi sostengono che le incisioni e i simboli dei Maya debbano essere interpretati nel contesto della loro cultura e delle loro credenze, piuttosto che essere associati a idee moderne sugli extraterrestri. Ad esempio, l’immagine di re Pakal sul coperchio del sarcofago potrebbe rappresentare un viaggio spirituale nell’aldilà, un concetto comune nella religione Maya. Tuttavia, i sostenitori della teoria degli “Antichi Astronauti” insistono sul fatto che la precisione dell’architettura e dell’astronomia Maya, insieme a scoperte come il mercurio e le incisioni, siano prove difficili da ignorare.
Il dibattito su un possibile incontro tra i Maya e esseri extraterrestri rimane aperto. Ogni nuova scoperta, dalle caverne in Messico alle righe del Popol Vuh, solleva nuove domande e approfondisce il mistero di questa civiltà. Che si tratti di verità o speculazione, la storia dei Maya e dei loro presunti visitatori celesti continua ad affascinarci, spingendoci a cercare risposte tra le rovine di una civiltà straordinaria e misteriosamente scomparsa. La verità definitiva verrà mai svelata, o rimarremo per sempre avvolti nel fascino di teorie e leggende? Solo il tempo potrà dirlo.
