In una svolta drammatica degli eventi che circondano la serie televisiva di Harry Potter della HBO , la cui anteprima è prevista per il 2027, il regista Mark Mylod avrebbe implorato J.K. Rowling di abbandonare una presunta causa contro la Warner Brothers. La presunta azione legale, scatenata dall’insoddisfazione della Rowling per la scelta dell’attore britannico nero Paapa Essiedu per il ruolo di Severus Piton, mira a reclamare i diritti del suo iconico franchise. Sebbene né la Rowling né la Warner Brothers abbiano confermato la causa, fonti vicine alla produzione, inclusi post su X e resoconti da fonti come FandomWire, suggeriscono che la spinta della Rowling per un cast “tradizionale” si scontrasse con l’impegno dello studio per una rappresentazione diversificata. Al 25 aprile 2025, la controversia ha gettato un’ombra sull’attesissimo reboot, sollevando interrogativi sul controllo creativo e sul futuro del mondo magico.
La saga di Harry Potter , annunciata nel 2023, mira ad adattare ciascuno dei sette romanzi della Rowling in una stagione, promettendo una rivisitazione fedele ma inclusiva. Il casting di Essiedu, confermato nel marzo 2025, ha scatenato la reazione negativa di alcuni fan che sostenevano che Piton, descritto nei libri come un personaggio dalla pelle “giallastra” e dal “naso adunco”, avrebbe dovuto essere interpretato da un attore bianco, come fece Alan Rickman nei film originali. La Rowling, produttrice esecutiva, avrebbe visto i primi provini e sarebbe rimasta costernata dalla differenza rispetto alla sua visione, alimentando voci di una causa legale per riprendere il controllo del franchise. Queste affermazioni riecheggiano precedenti controversie legali, come la causa intentata dalla Rowling nel 2002 contro l’autrice Nancy Stouffer per questioni di copyright, sebbene non siano emersi documenti giudiziari a sostegno delle accuse attuali.
Mylod, noto per Succession e regista e produttore esecutivo, ha espresso apertamente la sua visione per la serie. In una dichiarazione a Deadline, lui e la showrunner Francesca Gardiner hanno espresso entusiasmo per il cast, che include John Lithgow nei panni di Silente e Janet McTeer in quelli di McGranitt. Tuttavia, alcune fonti indicano che Mylod avrebbe esortato privatamente la Rowling a riconsiderare la sua posizione, sottolineando il merito artistico dell’interpretazione di Essiedu. “Paapa conferisce a Piton una profondità che ne esalta la complessità”, ha dichiarato Mylod a una fonte interna. Il regista teme che una battaglia legale possa far fallire il progetto, che è già stato messo sotto esame per le controverse dichiarazioni transgender della Rowling e per le divisioni dei fan sul casting.
Essiedu, celebrato per “I May Destroy You” , ha subito continue molestie da quando è stato annunciato il suo casting, spingendolo a implorare “Per favore, smettetela e lasciatemi in pace!” sui social media. I sostenitori, inclusi i fan di X come @TheDailyHPotter, hanno elogiato la sua versatilità, citando i suoi ruoli in Black Mirror e The Outrun come prova della sua capacità di incarnare il complesso antieroe di Piton. I critici, tuttavia, sostengono che il casting alteri le dinamiche della storia, in particolare le scene in cui un James Potter bianco bullizza un Piton ora nero, introducendo potenzialmente un sottotesto razziale involontario. Un editoriale di Teen Vogue ha avvertito che assegnare a un attore nero un ruolo legato a temi di pregiudizio potrebbe esacerbare la tossicità dei fan, una preoccupazione condivisa dalla critica culturale Ayan Artan.
Il silenzio della Rowling sulle voci di una causa legale ha alimentato le speculazioni. La sua storia di difesa del casting diversificato, come quella di Noma Dumezweni nel ruolo di Hermione in La maledizione dell’erede , contrasta con le notizie sulle sue attuali obiezioni. Alcuni fan ipotizzano che la sua spinta al controllo derivi da tensioni più ampie con la Warner Brothers, esacerbate dal suo personaggio pubblico di figura polarizzante. Nel 2024, la Warner Brothers ha difeso il coinvolgimento della Rowling, affermando a Variety che il suo contributo è stato “inestimabile” per la serie. Tuttavia, l’impegno dello studio per l’inclusività, dimostrato da oltre 32.000 audizioni diverse per ruoli di bambini, suggerisce una divergenza dalle preferenze dichiarate dalla Rowling.
La controversia ha implicazioni più ampie per il franchise di Harry Potter , che ha incassato oltre 7,7 miliardi di dollari a livello globale solo con i suoi film. Con le riprese in corso presso i Leavesden Studios, qualsiasi interruzione legale potrebbe ritardare la produzione o alienare i fan già divisi tra le opinioni della Rowling e la direzione del reboot. L’appello di Mylod riflette il desiderio di preservare lo slancio del progetto, ma la mancanza di dichiarazioni ufficiali da parte della Rowling o della Warner Brothers rende incerto lo stato della causa. Mentre il mondo magico attraversa questa tempesta, il dibattito sul casting di Essiedu sottolinea le sfide dell’adattamento di una storia amata in un’epoca polarizzata, in cui le scelte creative riguardano tanto l’arte quanto l’identità e l’eredità.