🔥”Marc Marquez È UN CODARDO”, ha detto Valentino Rossi al capo della Ducati, una dichiarazione schietta che ha fatto infuriare il capo della Ducati.

“Marc Marquez È UN CODARDO”, ha detto Valentino Rossi al capo della Ducati, una dichiarazione schietta che ha fatto infuriare il capo della Ducati.

Il paddock della MotoGP è andato in fiamme durante il Gran Premio di Aragon 2025, quando la leggenda della MotoGP Valentino Rossi ha sferrato un duro attacco al leader del campionato Marc Marquez, etichettandolo come “codardo” in una conversazione privata con il capo del team Ducati Lenovo Davide Tardozzi. L’affermazione, trapelata rapidamente alla stampa, ha scosso tutto lo sport, riaccendendo una delle rivalità più storiche nella storia della MotoGP e provocando una furiosa risposta di Tardozzi, che ha difeso il suo pilota di punta. L’incidente ha anche scatenato accesi dibattiti tra tifosi e piloti, con la lotta per il campionato al suo apice, con Marquez in testa con 307 punti, 68 punti di vantaggio sul fratello Alex Marquez e 126 punti su Francesco Bagnaia.

La polemica è scoppiata durante un fine settimana teso al MotorLand Aragon, un circuito dove Marquez ha storicamente eccelso, ottenendo cinque vittorie tra il 2011 e il 2019. Rossi, ora ritiratosi dalle corse ma figura influente in quanto proprietario del VR46 Racing Team, sarebbe rimasto frustrato dallo stile di guida aggressivo di Marquez durante la gara sprint, dove lo spagnolo ha tentato un sorpasso audace su Bagnaia, costringendolo a uscire largo e costandogli il podio. Secondo fonti vicine al team Ducati, Rossi avrebbe affrontato Tardozzi nel paddock, accusando Marquez di mancanza di sportività e definendo le sue tattiche vigliacche. Le dichiarazioni di Rossi riecheggiavano i sentimenti del loro famigerato scontro del 2015, quando l’italiano accusò Marquez di sabotare la sua campagna per il campionato, una faida che non si è mai completamente risolta. Tardozzi, noto per la sua lealtà verso i suoi piloti, si è indignato per le affermazioni di Rossi, rispondendo che lo stile aggressivo di Marquez è ciò che lo rende un campione e che i commenti di Rossi erano un tentativo di indebolire la corsa al titolo di Ducati. Con Marquez che domina la stagione 2025, avendo ottenuto sei vittorie nei Gran Premi e nove vittorie in Gara Sprint, Tardozzi ha sostenuto che l’approccio coraggioso dello spagnolo è proprio il motivo per cui Ducati lo ha reclutato dalla Honda. Il capo squadra ha anche sottolineato il recupero di Marquez da un infortunio al braccio che ha messo a repentaglio la sua carriera nel 2020, sottolineando la sua resilienza e il suo impegno per lo sport, qualità che contraddicono direttamente le accuse di Rossi.

Le conseguenze della dichiarazione di Rossi hanno suscitato reazioni da tutta la griglia di partenza della MotoGP. Francesco Bagnaia, compagno di squadra di Marquez e due volte campione del mondo, si è astenuto dall’affrontare direttamente il commento del “vigliacco”, ma ha riconosciuto la tensione, affermando: “Marc corre duro, come tutti noi. È la MotoGP, non un tea party”. Nel frattempo, Fabio Quartararo della Yamaha, che ha avuto i suoi scontri con Marquez, ha suggerito che lo sfogo di Rossi potrebbe derivare da un risentimento persistente, riferendosi al loro scontro di Sepang del 2015. “Vale dice quello che pensa, ma è il 2025, non il 2015. Siamo tutti andati avanti”, ha osservato Quartararo, sebbene il suo tono lasciasse trasparire scetticismo. Marco Bezzecchi dell’Aprilia, ex pilota della VR46 Academy e pupillo di Rossi, è rimasto diplomatico, concentrandosi invece sulla propria battaglia per conquistare un podio ad Aragon. Il GP di Aragon è stato oscurato dalle polemiche, con Marquez che ha trasformato la sua pole position in una vittoria schiacciante, consolidando ulteriormente la sua leadership in campionato. Tuttavia, il weekend di gara non è stato privo di incidenti. Alex Marquez, arrivato terzo, è stato messo sotto esame dopo una quasi collisione con Enea Bastianini, alimentando nuove discussioni sullo stile di guida aggressivo dei fratelli Marquez. Nel frattempo, il team VR46 di Rossi ha faticato, con Fabio Di Giannantonio e Marco Bezzecchi che hanno chiuso fuori dalla top 10, alimentando le speculazioni secondo cui i commenti di Rossi fossero in parte motivati dalla frustrazione per le prestazioni della sua squadra rispetto alla squadra ufficiale Ducati.

Con l’avvicinarsi delle ultime gare della stagione 2025, la faida tra Rossi e Marquez minaccia di oscurare la lotta per il titolo. Marquez, a caccia del suo nono titolo mondiale, rimane impassibile, dichiarando nella conferenza stampa post-gara: “Corro per vincere, non per fare amicizia. La gente può dire quello che vuole”. La sua attenzione in pista è accompagnata dalla determinazione di Ducati a conquistare sia il campionato piloti che quello costruttori, sebbene le tensioni interne tra Marquez e Bagnaia potrebbero complicare la loro strategia. Rossi, nel frattempo, continua a esercitare un’influenza significativa in MotoGP, e i suoi commenti hanno riacceso le divisioni tra i tifosi, con le piattaforme dei social media che brulicano di dibattiti sulla coraggiosità o l’imprudenza delle tattiche di Marquez. Con il GP d’Indonesia in programma il prossimo anno, il paddock si prepara a ulteriori fuochi d’artificio, poiché questa rivalità riaccesa non accenna a placarsi.

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