Le atlete transgender Lia Thomas e Valentina Petrillo hanno risposto a Elon Musk dopo il suo appello esplosivo al boicottaggio globale degli eventi sportivi che consentono agli uomini biologici di competere nelle categorie femminili. I commenti del magnate della tecnologia, che molti definiscono provocatori, hanno scatenato una violenta reazione nella comunità sportiva e LGBTQ+.
In una dichiarazione molto forte, Lia Thomas, campionessa di nuoto NCAA la cui partecipazione alle gare femminili ha fatto notizia a livello nazionale, ha accusato Musk di “alimentare l’odio sotto l’egida dell’equità”.
“Elon Musk non è un’autorità sportiva. È un miliardario che gioca a guerra culturale da dietro uno schermo”, ha detto Thomas. “Le donne trans non sono imbroglioni. Siamo atlete che si allenano, competono e si sentono a casa”.
Anche l’atleta paralimpica italiana Valentina Petrillo, prima donna transgender a gareggiare in gare di atletica leggera femminile in Europa, ha condannato le dichiarazioni di Musk, definendole “pericolose, disumanizzanti e basate sulla paura, non sui fatti”.
“Questo tipo di retorica mette a rischio vite umane”, ha avvertito Petrillo. “Incoraggia la discriminazione e mina tutto ciò che lo sport rappresenta: inclusione, perseveranza e rispetto”.
La reazione segue il post virale di Musk su X (ex Twitter), in cui chiedeva il boicottaggio delle competizioni “che consentono agli uomini biologici di eliminare le donne dal podio” e proponeva pene severe per quella che lui definiva “frode di genere” nello sport.
Mentre alcuni commentatori conservatori e sostenitori dei diritti delle donne hanno applaudito la posizione di Musk, i critici sostengono che i suoi commenti ignorano la complessità della questione e stigmatizzano ulteriormente un gruppo già vulnerabile.
Importanti gruppi di difesa dei diritti LGBTQ+ hanno esortato sponsor e organizzazioni sportive a denunciare pubblicamente le dichiarazioni di Musk. Nel frattempo, diversi atleti transgender hanno segnalato un aumento di molestie e abusi online da quando il post di Musk è diventato virale.
Nonostante il clamore, Musk ha raddoppiato gli sforzi, twittando nella tarda serata di lunedì:
Se questo offende la gente, forse dovrebbe riconsiderare l’importanza dell’equità nello sport. Non mi scuserò per aver detto la verità.
Mentre il dibattito raggiunge nuovi livelli di ostilità, le federazioni sportive di tutto il mondo sono ora sottoposte a rinnovate pressioni affinché prendano posizione, in un modo o nell’altro.