Dopo oltre un decennio di esplorazioni e ricerche nella regione più fredda e remota della Terra, un team internazionale di archeologi ha annunciato una scoperta che potrebbe rivoluzionare la comprensione umana della storia: un’enorme struttura simile a un’astronave è stata rinvenuta sepolta sotto quasi un chilometro di ghiaccio antartico.
Scoperta innescata da segnali radar anomali
La spedizione, guidata dall’Istituto Internazionale per la Ricerca Paleoscientifica (IIPR) in coordinamento con l’Agenzia Archeologica Europea, era inizialmente mirata allo studio di antiche formazioni subglaciali. Ma all’inizio di febbraio 2025, il loro radar georadar ha iniziato a restituire segnali strani e simmetrici , completamente diversi da qualsiasi cosa precedentemente registrata nella regione.
“Inizialmente, pensavamo si trattasse di una formazione geologica unica o di un giacimento minerario”, ha affermato la Dott.ssa Elena Voskovich, archeologa a capo del progetto. “Ma analizzando le scansioni radar 3D, abbiamo iniziato a renderci conto che questo oggetto presentava camere interne, linee strutturali lisce e una composizione dei materiali che non corrispondeva a nulla di formatosi in natura”.
Scavi in condizioni estreme
Per accedere all’oggetto sono state necessarie sei settimane di perforazione attraverso strati di ghiaccio a temperature che scendevano fino a -60 °C. Utilizzando speciali trivelle termiche, il team ha finalmente raggiunto la superficie della struttura all’inizio di aprile, rivelando uno scafo metallico realizzato in una lega sconosciuta . I test iniziali dimostrano che il materiale è altamente resistente all’ossidazione e agli sbalzi di temperatura estremi, con proprietà non ancora replicate da alcuna tecnologia nota basata sulla Terra.
Tecnologia antica o origine extraterrestre?
Sebbene si attendano ancora dati conclusivi, l’analisi del nucleo di ghiaccio attorno all’oggetto suggerisce che esso sia rimasto sepolto per almeno 10.000-13.000 anni , risalenti alla tarda era glaciale.
Alcuni ricercatori hanno cautamente ipotizzato che questa possa essere la prova dell’esistenza di un’antica civiltà avanzata , che ha sviluppato tecnologie avanzate molto prima della storia umana conosciuta, o forse addirittura la prima prova fisica di una visita extraterrestre .
“Non stiamo ancora traendo conclusioni affrettate”, ha affermato il professor Hiroshi Tanaka dell’Università di Tokyo. “Ma ciò che stiamo osservando qui va ben oltre qualsiasi conoscenza nota in archeologia o fisica. Questo potrebbe cambiare tutto”.
La comunità scientifica globale risponde
A seguito di una fuga di notizie su forum accademici, importanti istituti di ricerca e agenzie spaziali, tra cui NASA ed ESA, hanno espresso profondo interesse. È stata istituita una task force multinazionale per condurre ricerche congiunte sull’oggetto, combinando competenze in fisica, ingegneria aerospaziale, storia antica ed esobiologia.
Allo stesso tempo, le nazioni che hanno aderito al Trattato Antartico stanno tenendo delle sessioni di emergenza per decidere come questa scoperta potenzialmente in grado di cambiare il mondo verrà gestita a livello diplomatico, scientifico ed etico.