Il mondo della Formula 1 è in assolutofusioneDopoLewis Hamiltonha confermato pubblicamente che il suo contratto con la Ferrari include aClausola di salvaguardia multimilionaria– uno dei più potenti nella storia di questo sport. Valutato aoltre $ 45 milioni, la clausola conferisce a Hamilton il diritto legale diallontanarsi immediatamente dalla Ferrarise riesce a dimostrare il sabotaggio, l’interferenza strategica o la manipolazione dei dati – una rivelazione che ha inviato onde d’urto attraverso il paddock e ha lasciato i vertici della Ferrari a lottare per contenere le ricadute.
La straordinaria rivelazione arriva pochi giorni dopo laGran Premio di Singapore, in cui la gara di Hamilton è stata segnata da una serie di problemi tecnici sospetti – perdite di potenza inspiegabili, prestazioni irregolari degli pneumatici e dispiegamento di energia incoerente – che sono ora diventati parte di un’indagine interna su vasta scala. Secondo quanto riferito, il team di gestione di Hamilton ha assuntorevisori dei dati indipendentiper rivedere la telemetria e fonti vicine alla FIA confermano che stanno “monitorando da vicino gli sviluppi”.
“Ho imparato a proteggermi”, ha detto Hamilton ai giornalisti, con un tono misurato ma inequivocabilmente acuto. “Mi sono assicurato che il mio contratto riflettesse quello che ho passato. Se qualcosa non va bene, ho il diritto di camminare.”
Secondo gli addetti ai lavori, la clausola – che Hamilton ha negoziato personalmente – lo eranon negoziabiledurante i colloqui con i dirigenti Ferrari all’inizio di quest’anno. Il sette volte campione del mondo britannico, che ha lasciato la Mercedes con una mossa clamorosa che ha scosso lo sport, secondo quanto riferitorifiutato di firmarefinché la Ferrari non accettò quello che un insider definì “un interruttore di autodistruzione scritto in oro”.
La clausola può essere attivata a tre condizioni specifiche:
Sabotaggio tecnico– comprovata interferenza o manipolazione del setup della vettura di Hamilton.
Pregiudizio strategico– decisioni o strategie ai box che compromettano deliberatamente la sua prestazione di gara.
Manomissione dei dati– qualsiasi alterazione o occultamento della telemetria di gara senza il consenso di Hamilton.
Se ancheunodi questi criteri è soddisfatto, Hamilton può rescindere immediatamente il suo contratto con la Ferrari e andarsene con unPagamento di 45 milioni di dollari, senza fare domande.
La mossa ha scatenato il caos a Maranello. Secondo quanto riferito, i vertici della Ferrari sono furiosi per il fatto che una simile clausola sia mai stata approvata, definendola una “bomba a orologeria”. Ma dicono le fontiTotò Wolff– L’ex team principal di Hamilton alla Mercedes – ha giocato aruolo chiave dietro le quintenel mediare l’accordo. Wolff avrebbe consigliato a Hamilton di richiedere la clausola, avvertendolo che “la politica della Ferrari può mangiare un uomo vivo”.
Questa rivelazione aggiunge uno strato di tensione esplosiva prima delGran Premio degli Stati Uniti ad Austin, dove Hamilton e il compagno di squadraCharles Leclercdovrebbero affrontarsi in mezzo a un crescente sospetto interno. Gli ingegneri di Leclerc sono già stati informati su rigorosi protocolli di condivisione dei dati, mentre il campo di Hamilton ha posto il dipartimento tecnico della Ferrari sotto quello che un insider ha descritto come“sorveglianza microscopica”.
Le implicazioni per la Formula 1 sono enormi.Mai prima d’ora un pilota – nemmeno uno della statura di Hamilton – aveva esercitato questo livello di potere contrattuale su una squadra leggendaria come la Ferrari. Rappresenta unun massiccio spostamento degli equilibri di controllo, con l’autista che ora ha in mano tutte le carte.
“Non è solo una questione di soldi”, ha detto una fonte anonima nel paddock. “È una questione di potenza. Hamilton può puntare il dito sulla Ferrari in qualsiasi momento – e loro lo sanno.”
La Ferrari, da parte sua, ha rifiutato di commentare le specifiche dell’accordo di Hamilton, ma gli addetti ai lavori suggerisconopresidente esecutivo John Elkannè “furioso” per la fuga di notizie, considerandola una tattica di pressione deliberata nei confronti di Austin. In privato, tuttavia, anche i lealisti della Ferrari ammettono che la reputazione della squadra potrebbe subire un danno irreparabile se Hamilton attivasse la clausola, in particolare se le accuse di interferenze interne prendessero piede.
Mentre la tensione aumenta verso il fine settimana, una cosa è chiarissima:La partnership della Ferrari con Lewis Hamilton è ora appesa a un filo.Ogni chiamata strategica, ogni pit-stop, ogni caricamento di dati verrà esaminato attentamente sotto l’incombente minaccia di una detonazione da 45 milioni di dollari.
Il messaggio di Hamilton è inequivocabile:non sarà mai più una pedina nella politica di qualcun altro.
E se Ferrari oltrepassa il limite, se ne andrà, a testa alta e con il conto in banca traboccante.
La F1 è entrata in un territorio inesplorato e lo sport non sarà più lo stesso.