Il fascino per gli oggetti volanti non identificati (UFO) ha affascinato il mondo per decenni, suscitando spesso un mix di meraviglia, paura e scetticismo. Sebbene molte persone rimangano non convinte, numerosi resoconti oculari da persone credibili, inclusi i piloti militari, i capitani commerciali e gli operatori radar – hanno un peso aggiunto alla domanda: questi “piatti volanti” potrebbero veramente esistere?
Il 24 giugno 1977, 30 anni dopo aver riferito per la prima volta di aver visto oggetti non identificati nel cielo, Ken Arnold accettò di discutere il suo incontro. Arnold, una delle figure più note della storia degli avvistamenti di UFO, aveva trascorso gli ultimi cinque anni a diminuire le interviste pubbliche. Ancora visibilmente frustrato dallo scetticismo pubblico, le parole di Arnold risuonavano con le esperienze condivise degli altri che avevano assistito a fenomeni inspiegabili. “Centinaia di piloti hanno visto qualcosa nei cieli”, ha affermato, “e abbiamo diligentemente segnalato queste cose”. Tuttavia, ha lamentato che le indagini ufficiali fossero riluttanti a prendere sul serio le loro testimonianze.
Incontri inspiegabili e oggetti non identificati
Uno degli incontri UFO più famosi avvenne il 24 luglio 1948, quando due piloti esperti, Clarence Charles e John Whittette, volavano sull’Alabama. Hanno assistito a un oggetto a forma di sigaro, lungo circa 100 piedi, spiccando oltre il loro aereo. I piloti, sia professionisti esperti che rispettati, hanno descritto l’oggetto con file di finestre con luci e una fiamma rosso-arancione che trascinava dalla coda. Un terzo testimone, un Pᴀssenger di nome Clarence Melby, ha confermato il loro account, avendo visto lo stesso oggetto dal suo posto.
Scosso, i piloti hanno presentato un rapporto con l’intelligence dell’aeronautica statunitense. La risposta ufficiale ha classificato l’avvistamento come “sconosciuto”, incapace di identificare l’origine, il design o il sistema di propulsione dell’oggetto. Gli investigatori dell’Aeronautica, riconoscendo la credibilità dei piloti, hanno persino intrattenuto l’idea che le astronavi extraterrestri potessero essere responsabili, sebbene questa teoria sia stata in definitiva respinta da funzionari militari più alti.
La soppressione delle testimonianze pilota
Per molti testimoni oculari, farsi avanti con gli avvistamenti di UFO rappresentavano un rischio per la loro reputazione e carriera. Il capitano Willis Sperry, un veterano con 17 anni in American Airlines, riferì un avvistamento UFO il 29 maggio 1950. Sperry e il suo equipaggio assistevano a un grande oggetto aerodinamico che sembrava manovrare in modi che nessun aereo noto poteva. “Ho immediatamente fatto una rottura improvvisa per evitare la collisione”, ha detto, “ma si è fermato, ha invertito la direzione e ci ha girato in pochi secondi.” Nonostante il suo racconto avvincente, la testimonianza di Sperry è stata spazzata via, etichettata una semplice “illusione ottica” da parte di funzionari che hanno scoraggiato i piloti dal discutere pubblicamente tali avvistamenti.