Il mondo del tennis è stato scosso da un nuovo episodio di tensione che ha rapidamente fatto il giro dei media internazionali. Durante un incontro ad alta intensità, Flavio Cobolli ha apertamente accusato Ben Shelton di aver adottato comportamenti antisportivi per spezzare il ritmo della partita.
Secondo quanto dichiarato dallo stesso Cobolli nel post-match, Shelton avrebbe deliberatamente allungato le pause tra i set, una mossa che, secondo il tennista italiano, è stata una strategia sleale e mirata a destabilizzare l’avversario. Un’accusa pesante che ha immediatamente infiammato il dibattito tra appassionati, addetti ai lavori e media sportivi.

“NESSUN FAIR-PLAY” – COBOLLI NON USA MEZZI TERMINI
“Shelton ha giocato sporco. Ha spezzato il ritmo in modo intenzionale. Questo non è tennis, non è fair-play.”
Cobolli non si è limitato a una critica generica: durante un momento di particolare tensione in campo, avrebbe rivolto a Shelton sette parole schernenti (non ancora rese pubbliche nella loro interezza) che hanno fatto degenerare l’atmosfera sul campo, rendendola tesa e carica di nervosismo.
Secondo alcuni spettatori presenti, l’episodio ha creato una vera e propria frattura emotiva tra i due atleti, con sguardi gelidi, battute taglienti e atteggiamenti visibilmente contrariati.
SHELTON NON REPLICA, MA IL SUO STAFF SÌ
Ben Shelton, noto per il suo stile aggressivo ma sempre contenuto, non ha risposto pubblicamente alle accuse, ma fonti vicine al suo staff hanno smentito con decisione qualsiasi intento scorretto, parlando di “gestione normale delle pause regolamentari”.
Lo staff di Shelton ha inoltre sottolineato che nessuna infrazione al regolamento è stata segnalata dagli arbitri, e che eventuali malumori fanno parte della naturale pressione che si respira nei match ad alto livello.
UNA RIVALITÀ DESTINATA A CRESCERE?
Questo scontro accende i riflettori su una possibile nuova rivalità nel circuito ATP. Entrambi giovani, talentuosi e ambiziosi, Cobolli e Shelton rappresentano due volti emergenti del tennis mondiale. Ma dopo questo episodio, la loro competizione potrebbe assumere toni sempre più personali, e i futuri scontri tra i due rischiano di trasformarsi in vere e proprie battaglie psicologiche.
CONCLUSIONI
Il tennis è anche emozione, carattere, sfida mentale. Ma episodi come questo sollevano domande importanti sul limite tra strategia e scorrettezza, tra intensità agonistica e mancanza di rispetto. Cobolli ha acceso la miccia con dichiarazioni forti, e ora tocca al circuito e agli organizzatori valutare eventuali conseguenze disciplinari.
Intanto, il pubblico si divide: c’è chi applaude il coraggio di Flavio Cobolli nel denunciare un comportamento scorretto, e chi difende Shelton parlando di un’esagerazione dettata dalla frustrazione.