Il mondo della MotoGP è sempre stato un calderone di posta in gioco elevata, rivalità accese e drammi incessanti, ma i recenti eventi hanno gettato lo sport sotto i riflettori di una rinnovata serie di controversie. La Federazione Internazionale Motociclistica (FIM) ha puntato il dito contro il leggendario pilota Valentino Rossi, accusandolo di aver esacerbato le tensioni tra il suo protetto, Francesco “Pecco” Bagnaia, e l’otto volte campione del mondo Marc Marquez. Le accuse derivano dai commenti e dalle azioni pubbliche di Rossi, che la FIM ritiene abbiano inutilmente infiammato una situazione già instabile all’interno del Ducati Lenovo Team per la stagione 2025. Quest’ultimo capitolo della leggendaria storia di rivalità della MotoGP ha riacceso le discussioni sulla sportività, le dinamiche di squadra e l’ombra persistente delle faide passate, in particolare il famigerato scontro tra Rossi e Marquez del 2015.
La controversia ha iniziato a crescere quando Marquez, reduce da un inizio di stagione dominante con quattro vittorie consecutive nella stagione 2025, si è unito al team ufficiale Ducati insieme a Bagnaia, due volte campione del mondo MotoGP e stella scelta da Rossi dalla VR46 Academy. Ci si aspettava che la coppia fosse esplosiva, dato lo stile di guida aggressivo di Marquez e la reputazione di Bagnaia per la precisione sotto pressione. Tuttavia, la tensione è aumentata durante il Gran Premio d’Italia al Mugello, dove una feroce battaglia in pista tra i due piloti ha portato a un contatto alla curva 3. L’incidente, descritto da Bagnaia come un “normale contatto di gara”, è stato esaminato dalla Direzione Gara, con entrambi i piloti interrogati sulle loro azioni. Sebbene non siano state comminate penalità, l’episodio ha scatenato un’ondata di speculazioni sulle dinamiche interne al team, soprattutto mentre Marquez continua a inseguire il record di nove campionati del mondo detenuto da Rossi.
Rossi, ora proprietario di una squadra e mentore, ha espresso apertamente le sue preoccupazioni riguardo all’influenza di Marquez in MotoGP. I suoi commenti, in particolare in una recente intervista al Corriere della Serra, hanno suscitato le ire della FIM. Rossi ha consigliato a Bagnaia di evitare di “cadere nelle trappole” e nei giochi mentali di Marquez, avvertendo che le tattiche psicologiche dello spagnolo avrebbero potuto destabilizzare il suo protetto. Queste osservazioni, unite alla storica animosità di Rossi nei confronti di Marquez, sono state interpretate dalla FIM come un tentativo di alimentare la divisione all’interno del box Ducati. La dichiarazione della FIM, rilasciata il 24 luglio 2025, ha espresso delusione per la retorica di Rossi, sostenendo che rischia di “avvelenare l’atmosfera” dello sport, riecheggiando i sentimenti di una controversia simile del 2015, quando Rossi fu accusato di aver minato il fair play.
La stagione 2015 rimane un punto dolente per Rossi e i suoi sostenitori. Durante quell’anno, Rossi accusò Marquez di aver sabotato la sua corsa al titolo aiutando il compagno di squadra Yamaha Jorge Lorenzo, il che culminò in un controverso incidente al Gran Premio della Malesia. L’incidente portò a una penalità che costrinse Rossi a partire dal fondo della griglia a Valencia, costandogli infine il titolo. Il team di Rossi, inclusi stretti alleati come Uccio Salucci e suo padre Graziano, non si è mai completamente liberato da questa percepita ingiustizia. I recenti commenti di Salucci, che esprimeva la speranza che Marquez non superasse le 115 vittorie in carriera di Rossi, e il sostegno pubblico di Graziano a Bagnaia rispetto a Marquez, non hanno fatto che alimentare il risentimento persistente.
L’accusa della FIM contro Rossi si basa sulla convinzione che la sua influenza come mentore e proprietario di una squadra abbia un peso significativo, in particolare tra i tifosi e i piloti italiani. Inquadrando Marquez come una forza dirompente, Rossi rischia di aumentare le tensioni non solo all’interno del team Ducati, ma anche tra i tifosi, che sono noti per fischiare Marquez su circuiti italiani come il Mugello e Misano. Ciò è stato evidente quando lo stesso Bagnaia ha fatto cenno al pubblico di smettere di fischiare Marquez durante il Gran Premio di San Marino della scorsa stagione, una mossa che il team manager Ducati Davide Tardozzi ha elogiato come sportiva. Tardozzi ha pubblicamente chiesto a Rossi e Marquez di riconciliarsi, esortandoli a “stringersi la mano” e a superare la loro faida decennale per promuovere un ambiente più positivo in MotoGP.
In pista, la rivalità tra Bagnaia e Marquez si sta configurando come una delle trame chiave della stagione 2025. La prestazione impeccabile di Marquez in Argentina e la sua capacità di dominare su circuiti in cui storicamente ha faticato, come il Mugello, hanno messo Bagnaia in difficoltà. Bagnaia, che insegue Marquez di 110 punti nella classifica del campionato, ha riconosciuto la necessità di essere più riflessivo per evitare errori, una lezione che Rossi ha sottolineato. Tuttavia, gli avvertimenti di Rossi sulle tattiche di Marquez potrebbero potenzialmente compromettere la concentrazione di Bagnaia, creando un peso psicologico nell’affrontare la sfida di correre al fianco di un pilota del calibro di Marquez.
L’appello della FIM all’unità giunge in un momento critico per la MotoGP, che cerca di mantenere la propria reputazione di integrità competitiva. Sebbene l’eredità di Rossi, nove volte campione del mondo e icona globale, sia innegabile, il suo continuo coinvolgimento nella storia di Marquez rischia di mettere in ombra le battaglie in pista che dovrebbero definire la stagione. Mentre il campionato si avvia verso il GP d’Olanda ad Assen, tutti gli occhi saranno puntati su Bagnaia e Marquez per vedere se riusciranno a mantenere la professionalità nonostante le pressioni esterne. Per Rossi, la sfida sta nel bilanciare il suo ruolo di mentore con la necessità di promuovere l’armonia all’interno dello sport che ha contribuito a elevare a fama mondiale. Resta da vedere se darà ascolto all’avvertimento della FIM o continuerà ad alimentare il fuoco di questa duratura rivalit