Jorge Martín ha riportato la frattura di sei costole e una polmonite. Il campione in carica ha subito il suo terzo infortunio della stagione durante la Coppa del Mondo MotoGP 2025 😓

Il Gran Premio del Qatar 2025, quarto appuntamento della Coppa del Mondo MotoGP, avrebbe dovuto segnare il trionfale ritorno di Jorge Martín, campione in carica, dopo aver saltato le prime tre gare della stagione a causa di infortuni. Invece, la pista di Lusail si è trasformata in un nuovo capitolo di sfortuna per il pilota spagnolo dell’Aprilia, che ha subito un grave incidente durante la gara, riportando la frattura di sei costole e una polmonite, il suo terzo infortunio di un 2025 iniziato nel peggiore dei modi. L’episodio ha scosso il paddock, sollevando interrogativi sulla sicurezza e sulla pressione che grava sui piloti in uno sport tanto spettacolare quanto rischioso.

L’incidente si è verificato in una fase iniziale della gara, quando Martín, determinato a dimostrare il suo valore al debutto stagionale con l’Aprilia, è stato coinvolto in una collisione ad alta velocità con Fabio Di Giannantonio del team VR46. La dinamica è stata brutale: dopo un contatto in una curva veloce, Martín è stato sbalzato dalla moto, rimbalzando sull’asfalto e finendo fuori pista. Le immagini hanno lasciato il pubblico con il fiato sospeso, mentre il pilota è rimasto a terra per alcuni istanti prima di essere soccorso dai medici. Trasportato d’urgenza in ospedale, gli esami hanno rivelato la gravità delle lesioni: sei costole fratturate e un pneumotorace, che ha richiesto l’inserimento di un drenaggio toracico. La diagnosi ha confermato che Martín dovrà affrontare un lungo periodo di recupero, mettendo a rischio la sua partecipazione alle prossime gare.
Questo nuovo infortunio arriva dopo un inizio di stagione già tormentato. A febbraio, durante i test pre-stagionali a Sepang, Martín aveva subito fratture alla mano destra e al piede sinistro in un incidente spettacolare, che lo aveva costretto a saltare il resto della preparazione. Mentre cercava di recuperare, un secondo infortunio in allenamento, questa volta alla mano sinistra, aveva ulteriormente complicato il suo percorso, impedendogli di correre in Thailandia, Argentina e Texas. Il suo ritorno in Qatar era stato accolto con grande attesa, non solo dai tifosi, ma anche dall’Aprilia, che contava su di lui per rilanciare le ambizioni di una squadra ancora alla ricerca della competitività necessaria per sfidare colossi come Ducati. Purtroppo, il destino ha deciso diversamente.
Le reazioni nel paddock non si sono fatte attendere. Valentino Rossi, proprietario del team VR46, ha espresso solidarietà al pilota, augurandogli una pronta guarigione attraverso i canali ufficiali della squadra. “Forza Jorge, tornerai più forte”, ha scritto, un messaggio che riflette il rispetto per un avversario che, nonostante la rivalità in pista, è unanimemente apprezzato per la sua tenacia. Anche Marc Marquez, vincitore della gara di Lusail, ha dedicato alcune parole al collega, sottolineando come la MotoGP sia uno sport che richiede coraggio, ma che a volte esige un prezzo troppo alto. “È dura vederlo così, gli auguro di rimettersi presto”, ha detto il pilota della Ducati.
L’incidente ha riacceso il dibattito sulla sicurezza in MotoGP. Sebbene negli ultimi anni siano stati fatti progressi significativi, con l’introduzione di tute con airbag e barriere più sicure, episodi come questo ricordano quanto il rischio sia parte intrinseca dello sport. Alcuni addetti ai lavori hanno suggerito di rivedere i protocolli per il rientro dei piloti infortunati, considerando che Martín, pur dichiarato idoneo, potrebbe non essere stato al 100% della forma fisica. L’Aprilia, dal canto suo, si trova ora in una posizione delicata: senza il suo pilota di punta, la squadra dovrà affidarsi a Marco Bezzecchi per mantenere vive le speranze di un buon piazzamento in classifica.
Sul piano umano, Martín ha dimostrato una resilienza straordinaria. In un post sui social prima della gara, aveva scritto: “Le cadute fanno male, ma rialzarsi è ciò che conta”. Ora, quella frase assume un significato ancora più profondo. La sua stagione 2025 è iniziata come un incubo, ma il talento e la determinazione che lo hanno portato a vincere il titolo nel 2024 non sono in discussione. La strada verso il recupero sarà lunga e complessa, ma il paddock e i tifosi sono uniti nel sostenerlo.
Mentre la MotoGP si prepara per le prossime tappe, l’assenza di Martín lascia un vuoto. La sua storia, però, non è finita: ogni caduta è un’opportunità per tornare più forte, e il campione spagnolo ha già dimostrato di saperlo fare.