James Gunn rende “Superman” sciocco e sincero, dimostrando che il nuovo universo DC potrebbe facilmente competere con la Marvel

James Gunn rende “Superman” spensierato e sincero, dimostrando che il nuovo DC Universe può competere con Marvel

James Gunn, noto per il suo approccio audace e personale al cinema di supereroi, ha dato vita a una nuova versione di Superman che segna l’inizio del rinnovato DC Universe (DCU). Uscito l’11 luglio 2025, il film rappresenta un punto di svolta per Warner Bros. Discovery, che cerca di lasciarsi alle spalle le difficoltà del precedente DC Extended Universe (DCEU) e di posizionarsi come un valido concorrente del Marvel Cinematic Universe (MCU). Con un mix di umorismo spensierato, sincerità emotiva e un’estetica vibrante, Gunn dimostra che il DCU può non solo eguagliare, ma forse anche superare, il successo di Marvel, offrendo una visione fresca e accattivante del supereroe più iconico della storia.

La trama di Superman si discosta dalla tradizionale storia delle origini, ormai raccontata innumerevoli volte. Invece di concentrarsi sulla nascita di Kal-El su Krypton o sulla sua infanzia a Smallville, il film ci presenta un Clark Kent già attivo come supereroe da tre anni, interpretato da un carismatico David Corenswet. A 25 anni, questo Superman è più giovane rispetto alla versione di Henry Cavill nel DCEU, ma già ben conosciuto nel mondo come il protettore di Metropolis. La narrazione si focalizza sulla sua lotta per riconquistare la fiducia del pubblico, messa in discussione da un piano orchestrato dal geniale e carismatico Lex Luthor, interpretato da Nicholas Hoult. Luthor, con l’aiuto della tecnologia e di una campagna di disinformazione sui social media, cerca di screditare Superman, rendendo il conflitto non solo fisico, ma anche ideologico.

Ciò che distingue questo Superman è il tono volutamente spensierato e a tratti volutamente “sciocco”, come descritto da molti critici. Gunn abbraccia pienamente l’estetica del fumetto, ispirandosi all’Età d’Argento dei comics DC, un periodo caratterizzato da elementi fantastici e stravaganti come il super-cane Krypto, kaiju giganti e universi tascabili. Questi elementi, che potrebbero sembrare eccessivi in un contesto più serioso, qui funzionano grazie alla capacità di Gunn di bilanciare l’umorismo con momenti di profonda umanità. Clark Kent, con il suo fascino da “bravo ragazzo del Midwest” e il suo linguaggio volutamente retrò – pieno di espressioni come “golly” e “gosh” – è un Superman vulnerabile, che perde battaglie e si ritrova a dubitare di sé stesso, ma che non abbandona mai il suo ottimismo e la sua fede nell’umanità.

 

Il cast di supporto arricchisce ulteriormente il film. Rachel Brosnahan, nota per The Marvelous Mrs. Maisel, porta una Lois Lane vivace e tagliente, la cui chimica con Corenswet è palpabile e aggiunge una dimensione romantica che ricorda le storie d’amore dei fumetti classici. La presenza di personaggi come Guy Gardner/Green Lantern (Nathan Fillion), Hawkgirl (Isabela Merced), Mister Terrific (Edi Gathegi) e Metamorpho (Anthony Carrigan) introduce il concetto di “Justice Gang”, un prototipo della futura Justice League, e prepara il terreno per i prossimi progetti del DCU. Sebbene alcuni critici abbiano notato che l’abbondanza di personaggi secondari possa togliere spazio al trio centrale – Superman, Lois e Lex – le loro performance sono universalmente apprezzate per l’energia e la freschezza che portano.

Un altro punto di forza del film è il modo in cui affronta temi contemporanei come l’autoritarismo, la disinformazione e l’immigrazione, incarnati nella figura di Superman come “rifugiato cosmico”. Questi elementi, pur non essendo mai didascalici, aggiungono profondità alla narrazione, rendendo il film non solo un’avventura supereroistica, ma anche una riflessione sul ruolo degli eroi in un mondo complesso. Gunn, che ha fatto il suo nome con Guardians of the Galaxy, porta nel DCU la stessa abilità nel creare mondi vibranti e personaggi memorabili, ma con un approccio più radicato nei toni fantastici e colorati che distinguono DC da Marvel.

Nonostante alcune critiche che sottolineano una trama a volte convoluta o un eccesso di elementi nostalgici, Superman è stato accolto con entusiasmo per il suo cuore e la sua capacità di far sorridere il pubblico. La regia di Gunn, unita a una colonna sonora che mescola temi iconici con brani moderni, crea un’esperienza cinematografica che è al contempo nostalgica e innovativa. Il film non solo stabilisce un nuovo Superman, ma getta le basi per un DCU che promette di essere diversificato, con progetti come Supergirl, Lanterns e Clayface che esploreranno toni e generi differenti, proprio come i fumetti DC.

In definitiva, Superman di James Gunn è un trionfo di cuore, umorismo e spettacolo, che dimostra che il DCU può competere con il MCU non imitando, ma celebrando ciò che rende unici i suoi personaggi. Con questo film, Gunn non solo rende omaggio all’eredità di Superman, ma apre la porta a un universo cinematografico che potrebbe ridefinire il genere supereroistico.

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