Il Gran Premio d’Austria 2025 al Red Bull Ring avrebbe dovuto essere una vetrina di gare ad alta velocità e di una competizione serrata, ma è degenerato in polemica quando Francesco “Pecco” Bagnaia della Ducati ha accusato Brad Binder della KTM di aver barato dopo un sorpasso controverso durante la gara sprint. Bagnaia, due volte campione del mondo MotoGP, era visibilmente furioso nel post-gara, sostenendo che la manovra di Binder fosse scorretta e ha provocato un’immediata analisi da parte dei commissari della FIM. L’incidente, che ha dominato i titoli dei giornali e scatenato accesi dibattiti su piattaforme come X, ha riacceso le discussioni sull’etica delle corse, la coerenza dei commissari e l’intensa rivalità tra Ducati e KTM mentre la stagione 2025 si avvicina al suo culmine.
Il dramma si è consumato durante la gara sprint di 12 giri, dove Bagnaia, partito dalla seconda fila dopo una partenza maldestra, stava lottando per recuperare posizioni. Binder, in sella alla Red Bull KTM Factory Racing, ha eseguito un sorpasso audace su Bagnaia alla curva 3, sfruttando la difficoltà dell’italiano con l’aderenza all’anteriore della Desmosedici GP25. Secondo quanto riportato da The Race, la manovra di Binder è stata pulita ma insolitamente facile, poiché Bagnaia sembrava perdere trazione, permettendo al sudafricano di superarlo. La reazione immediata di Bagnaia è stata esplosiva, con DAZN che ha immortalato il suo sfogo post-gara: “Ha barato! Quella non era una gara!”. L’accusa ha portato a un’indagine urgente della FIM, mentre i commissari hanno esaminato la telemetria e i filmati per determinare se Binder avesse violato qualche regolamento, come il superamento dei limiti della pista o l’utilizzo improprio degli aiuti elettronici.
La frustrazione di Bagnaia affonda le sue radici in una stagione piena di sfide. Nonostante le 25 vittorie in carriera nella classe regina, l’italiano ha faticato a tenere il passo del compagno di squadra Marc Marquez, che guida il campionato 2025 con 120 punti di vantaggio dopo sei vittorie consecutive in volata. I post su X hanno evidenziato le difficoltà di Bagnaia nell’adattarsi alla GP25, con i fan che hanno notato come il sorpasso di Binder abbia messo in luce queste debolezze. Il GP d’Austria, una pista in cui la Ducati ha storicamente dominato, è stato visto come un’opportunità per Bagnaia di colmare il divario, ma la mossa di Binder, unita a una quasi collisione con Joan Mir, lo ha lasciato furioso. “Freno più forte che posso, e lui mi passa davanti come se niente fosse”, ha detto Bagnaia a MotoGP.com, suggerendo che la KTM di Binder potrebbe aver beneficiato di discutibili modifiche all’assetto.
Binder, tuttavia, ha difeso le sue azioni, insistendo sul fatto che il sorpasso fosse legittimo. “Ho visto un varco e ci ho provato. La mia moto funzionava bene e ho mantenuto la mia traiettoria”, ha dichiarato a Crash.net. Il sudafricano, noto per il suo stile di gara aggressivo ma corretto, si è distinto nel 2025, sfidando costantemente la flotta Ducati nonostante le difficoltà della KTM con la sua RC16. The Race ha riportato che la prestazione di Binder in Austria, dove si è assicurato un piazzamento tra i primi cinque, ha evidenziato la sua capacità di adattarsi alle nuove mescole degli pneumatici Michelin, che hanno messo in difficoltà Bagnaia. I commissari della FIM, dopo aver esaminato l’incidente, lo hanno dichiarato un incidente di gara, non trovando prove di violazione del regolamento, come l’uso illegale del sistema di controllo della stabilità della KTM, che lo stesso Binder ha descritto come un piccolo aiuto per prevenire lo slittamento laterale.
La controversia ha implicazioni più ampie per i dibattiti in corso in MotoGP su steward e tecnologia. L’accusa di Bagnaia riecheggia tensioni precedenti, come il suo scontro del 2024 con Alex Marquez ad Aragon, dove riteneva che il dominio della Ducati fosse minato da decisioni incoerenti. Su X, i fan hanno opinioni contrastanti, con alcuni che sostengono l’affermazione di Bagnaia secondo cui il sorpasso di Binder sembrava “troppo facile”, mentre altri sostengono che si sia trattato di un capolavoro di sfruttamento della debolezza di un avversario. L’incidente ricorda anche un incidente al GP di Catalogna del 2023, in cui Binder investì le gambe di Bagnaia dopo un highside, un evento che lasciò entrambi i piloti scossi ma sottolineò il loro rispetto competitivo. La visita di Binder al centro medico dopo la gara di quell’anno contrasta nettamente con l’attuale animosità.
Mentre il paddock della MotoGP si prepara al Gran Premio d’Ungheria, le conseguenze dell’Austria incombono. Bagnaia, ora sotto pressione per salvare le sue speranze di titolo, deve concentrarsi su un nuovo circuito in cui il vantaggio di dati della Ducati è limitato. Binder, nel frattempo, continua a sostenere le speranze della KTM, con il compagno di squadra Pedro Acosta che si mostra anch’egli promettente. Il rapido intervento della FIM potrebbe aver chiuso questo capitolo, ma le accuse di Bagnaia hanno messo in luce le crepe nei suoi rapporti con l’organismo di governo dello sport e con i team rivali. Con la lotta per il campionato che si intensifica, questo incidente serve a ricordare quanto sia alta la posta in gioco della MotoGP, dove ogni sorpasso può scatenare una tempesta di fuoco, sia in pista che fuori.