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ESCLUSIVO: Vasseur si paragona a Todt e Horner per giustificare la serie di fallimenti della Ferrari – “Anche loro hanno impiegato anni per vincere” – MA SOLO 5 MINUTI DOPO, un consulente vicino al Presidente della Ferrari risponde con una frase che ha lasciato il paddock senza parole!

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Nel caos rovente del paddock di Spa-Francorchamps, una dichiarazione destinata a scuotere i pilastri della Scuderia Ferrari ha acceso un nuovo fronte di tensione interna. Frederic Vasseur, team principal della Rossa, ha tentato di difendere la propria gestione durante un’intervista esclusiva concessa a una rete francese, paragonando il proprio percorso a quello di leggende come Jean Todt e Christian Horner. Ma è bastato un commento sussurrato da un alto consulente vicino al presidente John Elkann per far crollare ogni tentativo di giustificazione.

“Anche Todt ha avuto bisogno di anni per costruire il ciclo vincente con Schumacher. Horner ci ha messo quasi un decennio prima di riportare Red Bull al dominio. Io non ho la bacchetta magica. Serve tempo, coesione e visione a lungo termine.”

Con queste parole, Vasseur ha cercato di spegnere le polemiche montate dopo l’ennesima prestazione deludente della Ferrari, finita ancora una volta fuori dal podio e battuta anche dalla sorprendente McLaren. I numeri parlano chiaro: zero vittorie in 13 gare, strategie confuse, piloti frustrati e un ambiente tecnico sempre più sotto pressione.

Ma il paragone con Todt e Horner è suonato come una forzatura per molti osservatori. E per qualcuno dentro Maranello, è stata una vera provocazione.

La replica che ha gelato tutti

Poco dopo le dichiarazioni di Vasseur, un consulente molto vicino al presidente Elkann – la cui identità resta riservata ma il cui ruolo è ben noto nei corridoi di potere – ha lanciato una frase tagliente, raccolta da un microfono aperto nei box:

“Sì, ma né Todt né Horner hanno mai sbagliato così tanto in così poco tempo.”

Secondo fonti interne, quella frase non è stata un commento isolato ma il riflesso di un malcontento crescente ai vertici della gestione Ferrari. John Elkann, pur mantenendo pubblicamente il sostegno a Vasseur, si troverebbe sempre più sotto pressione da parte di alcuni azionisti e figure storiche della Scuderia che invocano una svolta netta prima della stagione 2026, quando il nuovo regolamento tecnico potrebbe offrire una rara finestra di rilancio.

Ferrari spaccata tra pazienza e impazienza

Dietro le quinte, la situazione è tesa. Charles Leclerc avrebbe espresso apertamente il suo disappunto per la mancanza di progressi, mentre Carlos Sainz – in scadenza di contratto – starebbe valutando seriamente un’uscita anticipata se non ci saranno segnali chiari di cambiamento entro fine anno.

Alcuni tecnici chiave, secondo indiscrezioni raccolte da media italiani e britannici, starebbero già trattando con altri team, scontenti dell’assenza di una direzione tecnica stabile e di una struttura decisionale coerente.

Intanto, Vasseur continua a chiedere tempo, parlando di “processo” e “fondamenta solide per il futuro”. Ma ogni gran premio che passa senza risultati tangibili rende queste parole sempre più vuote per una tifoseria che ha atteso 16 anni senza un titolo.

2026 è già oggi

La verità è che il tempo, per Ferrari, è un lusso che non può più permettersi. Il 2026 non è più una data lontana: è una scadenza imminente. I top team hanno già iniziato a lavorare sui nuovi progetti, mentre a Maranello si combatte ancora con le inefficienze della monoposto attuale.

Il confronto lanciato da Vasseur rischia dunque di ritorcerglisi contro: né Todt né Horner hanno mai dovuto giustificare così spesso l’assenza di risultati. E soprattutto, nessuno dei due ha mai dovuto fronteggiare un ambiente così spaccato.

Conclusione?

La frase del consigliere vicino a Elkann potrebbe passare alla storia come il primo colpo di un terremoto interno più grande. Per ora, Vasseur resta al suo posto. Ma con l’ombra di Todt e Horner evocata in modo forse troppo azzardato, il tempo stringe. E a Maranello, si sa, la pazienza ha sempre avuto il colore rosso… sangue.

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