Il mondo del tennis è stato recentemente scosso da dichiarazioni sorprendenti di Matteo Berrettini, che hanno acceso il dibattito pubblico e gettato nuova luce sulle dinamiche tra i top player. Durante una sessione di allenamento in preparazione all’Indian Wells Masters, Berrettini ha menzionato inaspettatamente Jannik Sinner, lanciando al contempo frecciate sottili verso Carlos Alcaraz e Novak Djokovic.

Le parole di Berrettini sono arrivate in un momento delicato per Sinner, recentemente coinvolto in una controversia legata a una presunta positività al Clostebol, un agente anabolizzante presente in alcune pomate cicatrizzanti e proibito dall’International Tennis Integrity Agency (ITIA). Nonostante sia stato scagionato, il caso ha sollevato polemiche e messo in discussione le relazioni tra i giocatori nel circuito.
In questo contesto, Berrettini ha espresso pubblicamente il suo sostegno a Sinner, affermando: “È impressionante come abbia gestito tutto: penso siano stati mesi difficili per lui.” Questa dichiarazione sottolinea il rispetto e l’amicizia tra i due tennisti italiani, evidenziando la solidarietà in un momento di difficoltà per Sinner.
D’altro canto, le reazioni di Alcaraz e Djokovic alla vicenda di Sinner sono state più caute e meno solidali. Alcaraz ha dichiarato: “Credo che ci siano degli aspetti che noi non sappiamo di tutta la vicenda, ma se lasciano giocare Jannik un motivo ci sarà.” Djokovic, invece, ha sottolineato la necessità di protocolli equi e chiari, affermando: “Sono i casi come quello di Sinner il motivo per il quale abbiamo fondato la PTPA, che sostiene sempre protocolli equi, protocolli chiari per approcci standardizzati a questo tipo di casi.” Queste posizioni hanno portato Sinner a riflettere sulle sue relazioni nel circuito, affermando: “Ho imparato chi è mio amico e chi no, l’ho visto subito.”
Le dichiarazioni di Berrettini non si sono fermate al sostegno per Sinner. Durante la stessa intervista, ha sottolineato come sia lui che altri tennisti italiani abbiano già battuto Alcaraz in passato, affermando: “Vorrei ricordarvi che a New York Jannik Sinner ha avuto match point contro Carlos e lo ha già battuto, come io l’ho già battuto e anche Musetti.” Questa osservazione può essere interpretata come una sottile frecciata verso Alcaraz, ricordando che, nonostante il suo talento, non è invincibile.
Inoltre, durante i SuperTennis Awards 2024, Berrettini e Sinner hanno mostrato la loro complicità con un siparietto che ha divertito il pubblico. Quando Sinner ha affermato che “dispiace sempre battere un amico”, Berrettini ha scherzosamente risposto: “Ma che cazzo dici!” Questo scambio ha evidenziato il rapporto di amicizia e rispetto tra i due, mostrando come la competizione possa andare di pari passo con la stima reciproca.
Le recenti dichiarazioni di Berrettini hanno quindi scatenato una tempesta nell’opinione pubblica, mettendo in luce le dinamiche complesse e spesso nascoste tra i top player del tennis mondiale. Mentre il sostegno a Sinner rafforza l’immagine di unità tra i tennisti italiani, le frecciate verso Alcaraz e Djokovic suggeriscono tensioni sottili ma presenti nel circuito. Con l’Indian Wells Masters alle porte, sarà interessante vedere come queste dinamiche influenzeranno le prestazioni in campo e se ci saranno ulteriori sviluppi in questa intricata rete di relazioni.