F1 | ZAK BROWN DIFENDE LECLERC: “IL SUO TALENTO VA OLTRE I LIMITI DELLA FERRARI”
15 agosto 2025 – La stagione 2025 di Formula 1 continua a regalare emozioni e colpi di scena, ma l’ultimo Gran Premio d’Ungheria ha acceso un dibattito infuocato attorno a Charles Leclerc e al suo rapporto con le pole position. Con una statistica che ha fatto storcere il naso a molti – solo 5 vittorie su 27 pole position – il pilota monegasco è finito sotto i riflettori, ma a sorpresa è stato Zak Brown, CEO di McLaren, a prendere le sue difese, gettando benzina sul fuoco delle polemiche.

Leclerc sotto accusa: il dilemma delle pole non convertite
Il weekend ungherese ha visto Leclerc conquistare la sua prima pole position della stagione 2025, un risultato che aveva riacceso le speranze dei tifosi della Ferrari. Tuttavia, la gara si è conclusa con un amaro quarto posto, riaprendo la discussione sulla capacità del monegasco di trasformare le partenze dal palo in vittorie. Con un tasso di conversione di appena il 18,51%, molti hanno puntato il dito contro Leclerc, accusandolo di non essere all’altezza delle aspettative in gara.

Eppure, Zak Brown ha offerto una prospettiva diversa, smontando le critiche e spostando l’attenzione sulle carenze della Ferrari. Parlando con RACER e ripreso da Formula Passion, Brown ha dichiarato: “C’è una statistica su Charles, di cui sono un grande fan, che dice che non ha vinto molte gare partendo dalla pole. Ma non credo che questo sia un suo difetto. Penso che rifletta quanto sia straordinario sul giro secco, riuscendo a portare una macchina al vertice anche quando non ha il ritmo di gara necessario.”

La difesa di Brown: un talento eccezionale ostacolato dalla macchina
Le parole di Brown non solo difendono Leclerc, ma mettono in discussione la competitività della Ferrari SF-25. Il CEO di McLaren ha sottolineato come Leclerc riesca spesso a spingere la vettura oltre i suoi limiti durante le qualifiche, ma la mancanza di ritmo in gara lo penalizzi. “Non è una critica a lui, tutt’altro. Penso che sia un talento enorme,” ha aggiunto Brown, evidenziando come le difficoltà di Leclerc siano più legate alla macchina che al pilota.
Questa difesa arriva in un momento cruciale per la Ferrari, che dopo 14 gare su 24 si trova al secondo posto nella classifica costruttori, ma con un distacco abissale di 299 punti dalla McLaren. Nonostante l’arrivo di Lewis Hamilton a Maranello, la Scuderia non è riuscita a colmare il gap con i rivali, lasciando Leclerc e il sette volte campione del mondo in quinta e sesta posizione nella classifica piloti.
Pole position e drammi: il peso delle aspettative su Leclerc
Le 27 pole position di Leclerc rappresentano un traguardo impressionante, ma il fatto che solo cinque di queste si siano trasformate in vittorie ha alimentato le critiche. La sua prima pole risale al Gran Premio del Bahrain 2019, ma la prima vittoria da pole è arrivata solo a Spa nello stesso anno. Da allora, Leclerc ha vinto da pole anche in Italia (2019), Bahrain e Australia (2022) e Monaco (2024). Tuttavia, problemi di affidabilità, mancanza di ritmo di gara e persino errori strategici della Ferrari hanno spesso vanificato le sue possibilità.
In Ungheria, Leclerc si è infuriato con il team per una gestione controversa della gara, che includeva un cambio di modalità del motore e un aumento della pressione degli pneumatici per evitare problemi con il fondo della vettura. Queste scelte hanno compromesso una possibile vittoria, lasciando il monegasco visibilmente frustrato.
Brown e la narrativa dei media: “Le ritrattazioni finiscono sempre in ultima pagina”
Brown non si è limitato a difendere Leclerc, ma ha anche criticato il modo in cui i media costruiscono narrazioni attorno ai piloti. Parlando della percezione passata che Lando Norris non fosse in grado di vincere partendo dalla pole, Brown ha fatto un parallelo con Leclerc: “Quando una narrativa svanisce, nessuno ritratta ciò che è stato detto. È come se le correzioni finissero sempre in ultima pagina.”
Questa osservazione mette in luce un problema più ampio nel circus della Formula 1: la tendenza a creare storie sensazionalistiche che spesso ignorano il contesto. Brown ha elogiato Norris per aver ribaltato la narrativa con quattro vittorie nelle ultime cinque gare partite dalla pole, e ha suggerito che Leclerc meriti lo stesso rispetto per il suo talento, nonostante le difficoltà della Ferrari.
Il futuro di Leclerc e la Ferrari: una stagione ad alta tensione
Con sole dieci gare rimaste nella stagione 2025, la pressione su Leclerc e Ferrari è alle stelle. La lotta per il titolo piloti vede Norris e il compagno di squadra Oscar Piastri separati da soli nove punti, mentre Leclerc è attardato di 133 punti. Nonostante ciò, Brown rimane ottimista sul potenziale del monegasco, includendolo tra i favoriti per il titolo 2025 insieme a Hamilton, Verstappen, Russell, Norris e Piastri.
Nel frattempo, il rapporto tra Leclerc e Hamilton all’interno della Ferrari sta generando ulteriori discussioni. Voci di tensioni tra i due piloti, alimentate da un presunto annuncio di Hamilton, hanno aggiunto ulteriore dramma al paddock. Sebbene i dettagli rimangano vaghi, è chiaro che la stagione 2025 sarà cruciale per il futuro di Leclerc con la Scuderia.
Conclusione: Leclerc, un talento in cerca di riscatto
Zak Brown ha messo a tacere le critiche su Charles Leclerc, sottolineando che il suo talento è innegabile e che le sue difficoltà riflettono più i limiti della Ferrari che una mancanza di abilità. Con la stagione che si avvia verso la sua fase finale, tutti gli occhi sono puntati sul monegasco: riuscirà a liberarsi dalle catene imposte dalla sua vettura e a dimostrare il suo valore? Una cosa è certa: il dramma in Formula 1 è appena iniziato, e Leclerc sarà al centro della scena.