Nessuno si aspettava che Jannik Sinner, numero uno del tennis italiano e stella mondiale, avrebbe interrotto la sua conferenza stampa pre-Wimbledon con una confessione carica di emozione. Eppure, lo ha fatto. E le sue parole hanno scosso l’intero mondo dello sport.

Con gli occhi lucidi e la voce spezzata, Sinner ha rivelato un dettaglio personale e profondamente toccante riguardante il calciatore portoghese Diogo Jota, recentemente scomparso in un tragico incidente stradale che ha lasciato la sua famiglia, i tifosi e l’intera comunità calcistica in lutto.

“Non so da dove cominciare,” ha detto Sinner. “Ma sento il bisogno di raccontarlo. Dodici minuti prima dell’incidente, Jota mi ha chiamato. Non l’ho mai detto a nessuno finora.”

I giornalisti presenti si sono zittiti all’istante. Alcuni si sono scambiati sguardi increduli. Nessuno poteva immaginare che tra il tennista altoatesino e il calciatore portoghese esistesse un legame così personale.

Sinner ha spiegato che Jota lo aveva contattato diverse volte in passato tramite social per esprimere ammirazione per il suo tennis. Ma il giorno dell’incidente, qualcosa era diverso.

“Ero sul pullman verso il campo di allenamento qui a Wimbledon, erano circa le 15:00. Il mio telefono ha squillato ed era lui. Diogo. Pensavo fosse un messaggio, invece era una chiamata vera. Abbiamo parlato poco, ma ha detto tre parole che mi sono entrate nel cuore. Mi ha detto:
‘Credi in te.’
Poi ha riso e ha aggiunto: ‘Buona fortuna, fratello.’”

Jannik si è fermato per qualche secondo. Il suo respiro era pesante, e la sala era carica di emozione. Un silenzio irreale.

“Non avrei mai pensato che quella fosse l’ultima volta che avrei sentito la sua voce. Dodici minuti dopo ho saputo dell’incidente. E non riesco a togliermi quelle parole dalla testa.”

In pochi sapevano che tra Sinner e Jota ci fosse una forma di amicizia, anche se a distanza. Entrambi giovani, determinati e amanti del loro sport, si erano scritti saltuariamente, condividendo riflessioni su pressione, aspettative e sogni.

“Ci siamo capiti, pur venendo da mondi diversi. Lui era calcio, io tennis. Ma ci legava qualcosa che andava oltre.”

Dopo la conferenza, l’agente di Sinner ha confermato che i due si erano scambiati messaggi per mesi. La chiamata di quel giorno, però, era stata la prima vera conversazione vocale tra i due.

E probabilmente anche l’ultima.

Nel corso dell’intervista, Jannik ha anche voluto mandare un messaggio diretto alla famiglia del calciatore portoghese:

“So che non ci conosciamo, ma per me Diogo era speciale. Una persona che sapeva trovare le parole giuste. Anche in quel momento, inconsapevolmente, mi ha lasciato un insegnamento che porterò con me in ogni match.
Alla moglie, ai figli, ai genitori — vi mando il mio più profondo abbraccio. L’Italia è con voi.”

Sinner ha annunciato che, in segno di rispetto, giocherà il suo prossimo match con un braccialetto nero e le iniziali “DJ” scritte sul polsino, un gesto che ha commosso tifosi di tutto il mondo.

I social in lacrime: “Non è una semplice storia”

Appena l’intervista è andata online, Twitter, Instagram e TikTok sono esplosi. L’hashtag #CrediInTe ha iniziato a salire tra i trend globali. Tifosi di tennis, di calcio e semplici spettatori hanno commentato in lacrime.

“Non è solo una storia. È una lezione di vita.”
“Sinner ha reso omaggio a Jota in modo unico, umano, vero.”
“Non dimenticherò mai quelle tre parole. Le farò mie.”

Nel mondo del tennis, Wimbledon è sinonimo di eleganza, storia e competizione. Ma quest’anno, grazie a un giovane tennista con il cuore grande, diventerà anche simbolo di memoria, rispetto e amicizia oltre lo sport.

E mentre Jannik Sinner si prepara a entrare nuovamente sul campo, milioni di persone porteranno con sé un messaggio semplice ma potente, nato da una tragica coincidenza e trasformato in promessa:

Credi in te.

Perché a volte, anche una breve chiamata può cambiare tutto.