L’amichevole precampionato dell’Inter contro l’AS Monaco, in programma l’8 agosto 2025 allo Stade Louis II, è più di un semplice riscaldamento per la stagione di Serie A 2025/26. Per il nuovo allenatore Christian Chivu, segna un momento cruciale nella formazione della squadra in vista delle sfide future. La vittoria per 7-2 dei nerazzurri sull’Inter U23 nella loro prima amichevole ha messo in mostra la loro abilità offensiva, ma l’imminente scontro con un Monaco ben rodato e imbattuto nel precampionato metterà alla prova la coesione tattica dell’Inter. Con l’esordio in Serie A contro il Torino in programma il 25 agosto, Chivu è pronto ad apportare modifiche significative al suo assetto tattico, con almeno tre giocatori che dovranno affrontare ruoli ridefiniti per allinearsi alla sua visione per la nuova stagione.
Il passaggio da Simone Inzaghi a Chivu ha portato una nuova prospettiva al ritiro dell’Inter ad Appiano Gentile, iniziato il 26 luglio. Chivu, ex difensore dell’Inter e allenatore delle giovanili, ha il compito di consolidare i recenti successi del club, tra cui la corsa alla finale di UEFA Champions League 2024/25, e di affrontare la delusione per una stagione senza trofei. L’amichevole contro il Monaco, squadra terza in Ligue 1 la scorsa stagione e con un impressionante record precampionato, offre a Chivu l’opportunità di valutare la sua squadra contro avversari di alto livello. La recente vittoria del Monaco per 3-0 sull’Arminia Bielefeld e la vittoria per 3-1 contro il Torino mettono in luce il loro stato di forma, rendendo questo un test prezioso per l’evoluzione tattica dell’Inter.
Lo storico dominio dell’Inter sul Monaco, inclusa la vittoria per 3-0 in Champions League nel gennaio 2025 alimentata dalla tripletta di Lautaro Martínez, infonde fiducia. Tuttavia, Chivu non si adagia sulle vittorie passate. Fonti vicine al club indicano che Chivu sta riconsiderando i ruoli di tre giocatori chiave per adattarli al suo modulo preferito, che potrebbe discostarsi dal 3-5-2, marchio di fabbrica di Inzaghi. Mentre la solidità difensiva dell’Inter – dimostrata da cinque clean sheet consecutivi in Champions League – rimane un punto fermo, Chivu sta esplorando modi per migliorare la fluidità in attacco e a centrocampo. L’assenza di Benjamin Pavard, Piotr Zielinski e Yann Aurel Bisseck per infortunio ha costretto Chivu a sperimentare, accelerando potenzialmente questi cambiamenti tattici.
Un giocatore che probabilmente dovrà affrontare un cambio di ruolo è Nicolò Barella. Il dinamico centrocampista, noto per la sua energia box-to-box, potrebbe essere schierato in un ruolo di playmaker più avanzato per sbloccare le difese con la sua visione di gioco e la sua capacità di passaggio. Questo adattamento potrebbe vedere Henrikh Mkhitaryan arretrare per fornire stabilità difensiva, consentendo a Barella di interagire più strettamente con gli attaccanti Lautaro Martínez e Marcus Thuram. La versatilità di Barella lo rende un candidato ideale per questo cambio di ruolo, soprattutto perché Chivu punta a sfruttare gli spazi dietro il centrocampo del Monaco, che pressa forte, guidato da giocatori come Lamine Camara e Maghnes Akliouche.
Un altro giocatore sotto osservazione è Denzel Dumfries. L’istinto offensivo del terzino olandese è stato un tratto distintivo del gioco dell’Inter, ma Chivu potrebbe riposizionarlo come esterno tradizionale per massimizzare la sua velocità e la sua abilità nei cross. Questo cambio potrebbe garantire maggiore ampiezza in attacco, compensando l’assenza di difensori infortunati e consentendo ad Alessandro Bastoni di consolidare una difesa più compatta. Il cambio di ruolo di Dumfries potrebbe essere fondamentale contro il Monaco, che ha dimostrato resilienza difensiva nelle sue uscite pre-campionato, incluso un pareggio per 0-0 contro il Nottingham Forest.
Il terzo giocatore pronto per un ritocco tattico è Federico Dimarco. Mentre le sovrapposizioni di Dimarco e i passaggi precisi lo hanno reso uno dei beniamini dei tifosi, Chivu sta valutando di utilizzarlo in un ruolo ibrido, alternando centrocampista di sinistra e terzino. Questa flessibilità permetterebbe all’Inter di passare senza problemi da una difesa a tre a una a quattro, adattandosi al fluido 4-2-3-1 del Monaco sotto la guida di Adi Hütter. L’adattabilità di Dimarco potrebbe rivelarsi cruciale per mantenere l’equilibrio, soprattutto con le minacce offensive del Monaco come Breel Embolo e Aleksandr Golovin.
L’amichevole funge anche da banco di prova per la più ampia filosofia tattica di Chivu. La sua enfasi sul pressing alto e sulle transizioni rapide è stata evidente nella vittoria per 7-2 contro l’Inter Under 23, ma la velocità e l’organizzazione del Monaco richiederanno maggiore disciplina. Gli allenamenti di Chivu si sono concentrati sul miglioramento del possesso palla sotto pressione, una risposta alle occasionali difficoltà dell’Inter contro le squadre che pressano la scorsa stagione. L’inserimento di giovani talenti come Kristjan Asllani, che dovrebbe partire titolare contro il Monaco, segnala l’intenzione di Chivu di unire gioventù ed esperienza.
Mentre l’Inter si prepara per la sfida di Serie A, gli adattamenti di Chivu riflettono un allenatore che non ha paura di innovare. Gli infortuni ai giocatori chiave hanno richiesto creatività, ma offrono anche l’opportunità di ridefinire l’identità dell’Inter. Una prestazione positiva contro il Monaco potrebbe dare il tono a una stagione competitiva, con le prossime amichevoli contro Monza e Olympiakos che offrono ulteriori opportunità per affinare questi cambiamenti. Per Chivu, la partita contro il Monaco non è solo un’amichevole: è una dichiarazione d’intenti per una nuova era all’Inter.