Una recente scoperta sul fondale dell’Atlantico settentrionale ha riacceso il mistero e l’orrore che circondano l’affondamento del Titanic. Durante una spedizione subacquea nei pressi del luogo del famoso naufragio, un team di esploratori ha trovato una vecchia macchina fotografica che, dopo essere stata recuperata e restaurata, ha rivelato immagini inedite degli istanti successivi all’affondamento della nave.
La telecamera, sepolta sotto le macerie e ricoperta da più di un secolo di sedimenti marini, è stata scoperta dal team OceanX durante una missione di routine per mappare la zona. Il dispositivo era notevolmente danneggiato, ma gli esperti sono comunque riusciti a rimuovere la bobina, che era protetta dalla struttura sigillata del vano, impedendo all’acqua di infiltrarsi all’interno.
Le immagini catturate mostrano una scena terrificante: una scialuppa di salvataggio parzialmente sommersa, con a malapena una figura umana visibile; Mobili ed effetti personali lasciati galleggiare sull’acqua; e un filmato terrificante di una mano che tiene una corda, probabilmente quella di un passeggero che lotta per sopravvivere.
Il dottor Alan Prescott, a capo della squadra di soccorso, ha descritto le foto come “un orribile ricordo della disperazione e della tragedia che si sono verificate in quella fatidica notte di aprile del 1912”. Secondo Prescott, le immagini potrebbero essere state scattate da un sopravvissuto o da qualcuno che ha cercato di filmare l’incidente prima di sprofondare nell’acqua ghiacciata.
I ricercatori ritengono che la macchina fotografica potesse appartenere a un fotografo amatoriale o a uno dei passeggeri di prima classe, poiché all’epoca erano gli unici ad avere accesso a una tecnologia così avanzata. Anche se il proprietario non è ancora stato identificato, le iscrizioni sulla parte metallica del dispositivo potrebbero fornire indizi importanti sulla sua origine.
Questa scoperta non solo aggiunge spessore umano alla tragedia del Titanic, ma apre anche nuove direzioni alla ricerca. Queste fotografie, ora sottoposte ad analisi approfondite da parte di esperti di storia marittima, potrebbero fornire dettagli sulle condizioni meteorologiche, sulla distribuzione del relitto e sulle circostanze esatte dell’affondamento.
Queste immagini potrebbero anche essere le prime a catturare il disastro dal punto di vista dei passeggeri, una prospettiva finora sconosciuta. “Queste foto sono una finestra sul passato, un legame emotivo con coloro che hanno vissuto e sono morti in una delle più grandi tragedie marittime della storia”, ha affermato la storica Marcia Davenport.
Anche questa scoperta suscitò molte polemiche. Alcuni gruppi per la salvaguardia dell’ambiente marino hanno messo in dubbio il recupero di oggetti personali dal sito del relitto, considerato un cimitero sottomarino. Tuttavia, i ricercatori affermano che tali scoperte aiutano a preservare la memoria delle vittime e a comprendere meglio il contesto del disastro.
A più di un secolo di distanza, il Titanic continua a essere fonte di ispirazione e di tristezza. Pur essendo raccapricciante, la scoperta rafforza l’importanza di ricordare le oltre 1.500 persone che persero la vita quella notte.
Foto colorata del passeggero del Titanic Jack Odell con la sua macchina fotografica Kodak No 1a
Il team di OceanX ha in programma di pubblicare il filmato completo in un documentario che uscirà l’anno prossimo, offrendo al mondo uno sguardo inedito sugli ultimi momenti del Titanic.