🔴 BUONE NOTIZIE: Lewis Hamilton ha segretamente annullato l’intero programma di gare per esaudire l’ultimo desiderio di un bambino di 11 anni con un tumore al cervello. Ma quello che ha fatto dopo l’incontro ha fatto commuovere il team medico, la famiglia e i tifosi di tutto il mondo.

In un gesto che ha toccato il cuore di milioni di persone, Lewis Hamilton ha dimostrato ancora una volta di essere molto più di un campione di Formula 1. Secondo fonti vicine al team Mercedes, il sette volte campione del mondo ha annullato in segreto tutti i suoi impegni ufficiali e il programma di preparazione per il GP del Belgio per incontrare Jamie, un bambino inglese di 11 anni malato terminale di tumore al cervello.

La famiglia del piccolo Jamie aveva più volte cercato di contattare il team del pilota, sperando in un semplice videomessaggio. Ma Hamilton ha voluto fare molto di più. È volato direttamente a Manchester, dove Jamie era ricoverato in un ospedale pediatrico specializzato, senza annunciare nulla né portare con sé telecamere o giornalisti. Un incontro che, secondo quanto raccontato dai medici e dalla famiglia, è stato “profondamente umano e indimenticabile”.

Hamilton ha passato quasi due ore con Jamie, parlando con lui, giocando a un simulatore di guida e persino lasciandogli firmare la sua tuta da gara, promettendo: “Questa la userò nel prossimo GP, così correremo insieme.” L’emozione è stata incontenibile, non solo per il bambino, ma per tutti i presenti nella stanza. I genitori di Jamie non riuscivano a credere che una delle figure più celebri del mondo avesse dedicato quel tempo e quel cuore al loro figlio.

Ma il gesto più toccante è arrivato dopo. Nei giorni successivi, Hamilton ha donato un milione di sterline a una fondazione per la ricerca sui tumori cerebrali pediatrici, chiedendo che fosse intitolata a Jamie. Inoltre, ha annunciato la creazione di una borsa di studio annuale per bambini malati gravi che sognano un futuro nel mondo dello sport, della scienza o dell’arte.

Le parole della madre di Jamie hanno commosso i social: “Lewis non ha solo realizzato il sogno di mio figlio, gli ha dato dignità, amore e speranza nei suoi ultimi giorni. Questo non lo dimenticheremo mai.” Il mondo della Formula 1 ha risposto con ondate di solidarietà: team rivali, ex piloti e fan di ogni angolo del pianeta hanno riempito la rete di messaggi di ammirazione per il gesto silenzioso ma potentissimo di Hamilton.

Il pilota britannico non ha voluto rilasciare dichiarazioni pubbliche sull’incontro. Un portavoce del suo entourage ha semplicemente detto: “Lewis ha sempre creduto che il vero impatto non si misura con i trofei, ma con i cuori che riesci a toccare.”

Ancora una volta, Hamilton ha dimostrato che la grandezza non si misura solo in velocità o in titoli, ma nella capacità di fermarsi per ciò che conta davvero. E in quel momento, per un bambino di 11 anni, Lewis non era solo un campione. Era un eroe.

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