Un fulmine ha colpito il cuore della Silicon Valley. Questa settimana, decine di dipendenti di Tesla, la celebre azienda automobilistica guidata da Elon Musk, hanno formalmente presentato reclami interni e minacciato azioni legali dopo aver scoperto un divario salariale sconvolgente tra il loro compenso e quello dei colleghi di SpaceX, anch’essa di proprietà del magnate Musk.
La cifra che ha scatenato la polemica è a dir poco esplosiva: fino a 1 milione di dollari di differenza per ruoli simili all’interno delle due aziende. Le rivelazioni, emerse da documenti trapelati su una piattaforma anonima interna, sono diventate virali in meno di 24 ore, portando Tesla al centro di una bufera mediatica senza precedenti.
Secondo un report ottenuto in esclusiva da Milano Cronaca Tech, un gruppo di ingegneri senior presso Tesla ha accidentalmente avuto accesso a un file condiviso dal team risorse umane di SpaceX. Il file conteneva dettagli sui livelli salariali medi, bonus annuali e stock options di centinaia di dipendenti SpaceX.
La sorpresa è stata immediata: uno sviluppatore senior di intelligenza artificiale in SpaceX guadagna in media 1,4 milioni di dollari l’anno, mentre lo stesso ruolo in Tesla è retribuito con circa 400.000 dollari, compresi bonus e premi.
“È come se il nostro lavoro valesse solo un terzo rispetto a quello dei nostri colleghi,” ha detto un dipendente Tesla che ha preferito restare anonimo. “Lavoriamo allo stesso ritmo, spesso anche di più, e riceviamo in cambio molto meno. È una mancanza di rispetto.”
Elon Musk, raggiunto dai giornalisti fuori dalla sede di Twitter X a San Francisco, ha risposto con il suo tipico tono enigmatico:
“Tesla e SpaceX hanno culture, missioni e flussi di capitale differenti. I numeri non raccontano sempre l’intera storia.”
Tuttavia, all’interno di Tesla, questa risposta non è stata sufficiente. Alcuni dipendenti avrebbero addirittura inviato una lettera aperta all’ufficio del CEO, chiedendo una revisione salariale immediata e maggiore trasparenza nei criteri di retribuzione.
Sui social media è scoppiato un vero e proprio caso virale. Su Reddit, il thread “TeslaSalaryLeaks” ha superato i 50.000 commenti in due giorni. Molti utenti hanno espresso solidarietà ai lavoratori Tesla, mentre altri hanno difeso le scelte aziendali sottolineando la diversa natura delle due imprese.
“SpaceX costruisce razzi, Tesla auto elettriche. Non sono la stessa cosa,” scrive un utente su X (ex Twitter).
Ma un altro ribatte: “Allora perché Elon Musk chiede lo stesso livello di dedizione, notti insonni e lavoro nel weekend a entrambi i team?”
Una delle rivelazioni più scioccanti, secondo una fonte interna, è che alcuni dipendenti SpaceX sono stati “pagati per il silenzio”, ricevendo bonus extra per non discutere pubblicamente delle proprie condizioni salariali, soprattutto con i colleghi di Tesla.
“È come un segreto aziendale,” ha dichiarato un ex manager, ora fuori dalle due aziende. “Elon sapeva che il confronto diretto avrebbe creato tensioni interne, quindi ha cercato di prevenirlo con accordi di riservatezza molto rigidi.”
L’impatto potrebbe essere significativo. Secondo alcuni analisti, Tesla rischia un’ondata di dimissioni se la questione non verrà affrontata rapidamente. Alcuni dipendenti chiave avrebbero già ricevuto offerte da aziende rivali come Rivian, Lucid e Apple Car Project.
Un gruppo di lavoratori ha anche preso contatti con sindacati internazionali per valutare la possibilità di organizzare un movimento collettivo a favore della parità salariale tra le aziende di Elon Musk.
Nel frattempo, alcune personalità politiche negli Stati Uniti hanno chiesto indagini sui criteri di compenso adottati da Musk nelle sue aziende, in particolare per le disparità tra lavoratori di pari livello.
Questo “scandalo salariale” rischia di minare seriamente l’immagine di Tesla come paradiso dell’innovazione. Per anni l’azienda ha attratto i migliori talenti con la promessa di cambiare il mondo. Ma ora, molti si chiedono se quei sogni valgano davvero un terzo rispetto a un razzo che vola su Marte.
“Non vogliamo diventare miliardari,” ha concluso uno degli ingegneri in protesta. “Vogliamo solo rispetto… e un salario che rispecchi il nostro valore.”