Lewis Hamilton ha scatenato un vero e proprio terremoto nel paddock di Formula 1 dopo aver svelato alcune presunte differenze segrete tra la sua vettura e quella di Charles Leclerc, in particolare riguardo alla SF25 della Ferrari. Durante un’intervista rilasciata a margine del weekend di gara, il sette volte campione del mondo ha lasciato intendere che esistono dettagli tecnici finora tenuti nascosti che potrebbero spiegare il rendimento altalenante del team italiano e le performance superiori del pilota monegasco rispetto al suo compagno di squadra, Carlos Sainz.

Hamilton, attualmente in una fase di transizione con il suo futuro legato proprio alla Ferrari a partire dal 2025, ha affermato di essere stato informato da “fonti interne affidabili” di alcune modifiche aerodinamiche e soluzioni di set-up applicate unicamente sulla monoposto di Leclerc. Secondo il pilota britannico, queste modifiche avrebbero migliorato la stabilità nelle curve ad alta velocità e l’efficienza del carico aerodinamico, consentendo a Leclerc di ottenere un vantaggio significativo nelle qualifiche e in gara.

Le dichiarazioni di Hamilton hanno immediatamente acceso i riflettori sul box Ferrari, con numerosi giornalisti e addetti ai lavori che hanno iniziato a fare domande sul trattamento “potenzialmente preferenziale” riservato a Leclerc. Alcuni analisti tecnici, pur non confermando apertamente la presenza di una vettura con specifiche diverse, hanno ammesso che è prassi comune nei team di Formula 1 testare aggiornamenti su un solo pilota prima di una loro introduzione definitiva su entrambe le auto.

Tuttavia, ciò che ha reso esplosiva la rivelazione di Hamilton è il tono diretto e la tempistica: proprio quando il clima interno alla Ferrari sembrava essersi stabilizzato, il pilota inglese ha gettato benzina sul fuoco, sollevando dubbi sull’equità all’interno della squadra e sulla trasparenza delle scelte tecniche. Alcuni fan hanno persino interpretato le parole di Hamilton come un primo segnale della sua intenzione di “mettere ordine” all’interno del team di Maranello quando vi approderà ufficialmente.

Charles Leclerc, dal canto suo, ha preferito mantenere un profilo basso. Durante la conferenza stampa successiva alle dichiarazioni di Hamilton, ha affermato di fidarsi completamente della squadra e di non essere a conoscenza di trattamenti speciali. “Guidiamo con lo stesso obiettivo e con le stesse possibilità,” ha detto. Tuttavia, non tutti nel paddock sono convinti, e il sospetto che qualcosa di insolito sia in atto continua a circolare.
Carlos Sainz, l’altro protagonista indirettamente coinvolto, non ha rilasciato commenti diretti sulle parole di Hamilton, ma il suo linguaggio del corpo durante le interviste ha lasciato intendere un certo disagio. Il pilota spagnolo ha spesso parlato di “sfide interne” e “difficoltà nel trovare il giusto feeling con la macchina,” alimentando ulteriormente le teorie su una possibile disparità tecnica.
La Ferrari, nel frattempo, ha diffuso un comunicato ufficiale nel quale smentisce qualsiasi trattamento preferenziale. “Le due SF25 sono tecnicamente identiche e le strategie di sviluppo vengono applicate equamente. Le differenze nelle performance dipendono dallo stile di guida, dalle condizioni di pista e da altri fattori esterni,” si legge nella nota.
Nonostante le smentite, il caso è ormai diventato uno dei temi centrali del campionato, e sarà interessante vedere se emergeranno ulteriori dettagli nelle prossime settimane. Intanto, l’effetto mediatico generato dalle parole di Hamilton ha già avuto un impatto notevole sulla percezione pubblica del team Ferrari e sulla credibilità del suo progetto tecnico.
Con l’avvicinarsi della prossima gara e con la pressione che aumenta su Maranello, le parole di Hamilton potrebbero segnare l’inizio di un nuovo capitolo carico di tensioni, domande e forse, ulteriori rivelazioni. La stagione è ancora lunga, ma un’ombra si è già allungata sulla SF25.