Alex Marquez e tutto il team Gresini NON SONO STATI FELICI della penalità inflitta a Joan Mir dopo la GRAVE COLLISIONE al GP della Repubblica Ceca e hanno rilasciato una DICHIARAZIONE SCIOCCANTE che ha mandato in delirio l’intera MotoGP!!
Il Gran Premio della Repubblica Ceca 2025 a Brno è stato uno spettacolo di corse ad alto tasso di adrenalina, ma è stato anche rovinato da un incidente controverso che ha sconvolto il paddock della MotoGP. Al secondo giro di gara, una drammatica collisione tra il pilota Ducati Gresini Alex Marquez e il pilota Honda Joan Mir ha messo fine alle speranze di entrambi i piloti di un buon finale, innescando un acceso dibattito su responsabilità e penalità. La decisione dei commissari FIM MotoGP di imporre una penalità sul lungo giro a Marquez per la prossima gara in Austria ha suscitato aspre critiche da parte del team Gresini, culminate in una coraggiosa dichiarazione che ha acceso le discussioni in tutto lo sport.
L’incidente è avvenuto alla curva 12, al secondo giro della gara di 21 giri. Marquez, partito ottavo in griglia, era ansioso di recuperare posizioni all’inizio della gara. Mentre si avvicinava a Mir, che si era qualificato con il quinto posto, il suo miglior risultato stagionale, Marquez ha valutato male la sua strategia, perdendo l’anteriore della sua Ducati e tamponando il posteriore della Honda di Mir. La collisione ha causato la caduta di entrambi i piloti, segnando l’ottavo ritiro di Mir nei primi 12 round della stagione e intaccando ulteriormente le scarse aspirazioni di campionato di Marquez. I commissari, dopo un’indagine post-gara, hanno ritenuto la mossa di Marquez irresponsabile, citandola come causa dell’incidente e comminando la penalità del Long Lap da scontare al Gran Premio d’Austria.
Marquez, tuttavia, ha offerto una spiegazione sincera, insistendo sul fatto che l’incidente non fosse un tentativo di sorpasso andato male. Parlando con MotoGP.com, ha chiarito che si stava semplicemente posizionando per valutare un potenziale sorpasso al giro successivo. “Stavo cercando di calcolare la mossa per il giro successivo, quindi sono andato a metà. Sono andato troppo lungo e ho perso l’anteriore, causando la sua caduta”, ha ammesso Marquez. Ha ammesso l’errore, ma ha esortato alla calma nelle gare che partono dalle posizioni più basse della griglia, riflettendo sulla necessità di un migliore processo decisionale in situazioni di alta pressione. Nonostante le sue scuse, il team Gresini era tutt’altro che soddisfatto della decisione dei commissari, soprattutto alla luce di quelle che percepivano come penalità incoerenti nel corso della stagione.
La frustrazione del team Gresini è stata aggravata dalla convinzione che la penalità non tenesse conto del contesto più ampio dell’incidente. Il team principal Michele Masini, in una dichiarazione che ha avuto eco nella comunità della MotoGP, ha espresso sgomento non solo per la penalità inflitta a Marquez, ma anche per la mancanza di responsabilità per il ruolo di Mir nell’incidente. Il team ha sostenuto che il ritmo più lento di Mir sulla Honda, che ha difficoltà a percorrere la linea retta rispetto alla Ducati, ha creato una dinamica pericolosa in frenata. “Rispettiamo il processo dei commissari, ma crediamo che le circostanze dell’incidente non siano state adeguatamente considerate”, ha dichiarato Masini. “La differenza di velocità tra le moto ha messo Alex in una posizione difficile e attribuirgli l’intera colpa sembra ingiusto. Siamo al fianco del nostro pilota e chiediamo una valutazione più equa di tali incidenti in futuro”.
Questa dichiarazione ha scatenato una tempesta di reazioni. Alcuni nel paddock considerano i commenti di Gresini come una coraggiosa difesa del loro pilota, mentre altri li vedono come un tentativo di deviare la responsabilità dall’errore di Marquez. Joan Mir, offrendo il suo punto di vista, ha liquidato l’idea di sfortuna, sottolineando invece il divario di prestazioni tra la sua Honda e le moto più veloci dietro di lui. “Stiamo lottando contro moto che vanno 5-10 km/h più veloci sul rettilineo. Arrivi in frenata in condizioni peggiori, e se chi ti segue è troppo ottimista, questo può succedere”, ha detto Mir. Le sue dichiarazioni hanno sottilmente suggerito che l’ambizione di Marquez abbia superato la cautela, un sentimento condiviso da alcuni tifosi e analisti che ritengono la penalità giustificata.
La controversia ha anche riacceso le discussioni sulla coerenza dei commissari in MotoGP. La dichiarazione del team Gresini ha accennato a percepite disparità nell’applicazione delle penalità, in particolare rispetto ad altri incidenti di questa stagione. Ad esempio, una collisione simile tra Marquez e Mir al Gran Premio del Giappone del 2024 ha comportato una penalità per il “long lap” a Marquez, una decisione che ha anche attirato l’attenzione. La posizione schietta di Gresini ha fatto pressione sui commissari della FIM affinché chiarissero il loro processo decisionale, con molti che chiedevano maggiore trasparenza per preservare l’integrità dello sport.
Aggiungendo benzina sul fuoco, l’incidente ha oscurato un fine settimana altrimenti trionfale per la squadra gemella di Gresini, la Ducati Lenovo, con Marc Marquez che ha ottenuto la sua quinta vittoria consecutiva in un Gran Premio. Il dominio del maggiore dei Marquez, in contrasto con la sfortuna di Alex, ha solo amplificato i riflettori sulle lamentele di Gresini. La coraggiosa dichiarazione del team ha anche attirato l’attenzione sulla loro prestazione complessiva, con sia Alex Marquez che il compagno di squadra Fermín Aldeguer penalizzati a Brno: Marquez per l’incidente con la Mir e Aldeguer per una manovra irresponsabile su Miguel Oliveira. Questo doppio colpo ha lasciato Gresini in vista della pausa estiva con un senso di frustrazione.
Mentre la MotoGP si dirige verso l’Austria, le conseguenze dell’incidente del GP della Repubblica Ceca continuano a dominare le discussioni. Alex Marquez, ora a 120 punti dal fratello in campionato, affronta la sfida di scontare la sua penalità mentre cerca di recuperare slancio. Nel frattempo, la dichiarazione provocatoria di Gresini ha aperto la strada a un dibattito più ampio su correttezza, sicurezza e complessità delle corse ai massimi livelli. Con il paddock diviso e i tifosi in fermento, lo sport si prepara a quella che si preannuncia una seconda metà della stagione 2025 controversa.