🛑 Pecco Bagnaia affronta un dilemma contrattuale mentre la Ducati lo affianca a Marc Marquez per il 2025: “Nessun potere contrattuale”
All’epoca sembrò una mossa intelligente: Pecco Bagnaia firmò il prolungamento del suo contratto con la Ducati all’inizio della stagione, assicurandogli la sicurezza del posto di lavoro e un futuro pieno di gloria. Ma, oh, il colpo di scena! A metà anno, la Ducati ha deciso di ravvivare le cose regalando nientemeno che Marc Márquez come compagno di squadra per il 2025. Improvvisamente, quel rinnovo anticipato sembra meno un colpo da maestro e più una trappola autoimposta.
Ora Pecco si ritrova in una posizione scomoda. Senza influenza, senza potere negoziale e assolutamente senza voce in capitolo nelle decisioni di Ducati. È intrappolato e vede il suo ruolo di leader di squadra, un tempo indiscusso, essere dirottato da un sei volte campione della MotoGP che prospera grazie a giochi mentali e feroci rivalità.
Firmare in anticipo? Beh, questa è un’arma a doppio taglio. Da un lato, offre stabilità. D’altro canto, lascia il pilota completamente in balia della squadra: impotente, politicamente irrilevante e vincolato contrattualmente. Il messaggio di Ducati è chiaro: lo spettacolo deve continuare e se Pecco pensava di essere la star, forse sarebbe il caso di rivedere nuovamente la sceneggiatura.
Con l’arrivo di Marquez, l'”Era Pecco” in Ducati potrebbe presto trasformarsi in un ricordo fugace. Dopotutto, nella MotoGP la lealtà è solo un altro slogan di marketing: la velocità, la politica e la pura crudeltà delle corse vincono sempre.